Come se non bastasse la campagna vaccinale della Lombardia ormai nel caos a causa degli errori della piattaforma informatica messa in piedi dalla controllata Aria Spa, ora scoppia anche il caso 'Ferragnez'.
Tutto nasce dopo che la signora Luciana - nonna del cantante Fedez -, nonostante le rassicurazioni ricevute da Regione Lombardia che entro la giornata di ieri tutti gli over 80 avrebbero ricevuto l'appuntamento vaccinale, in realtà non era stata contattata.
Un destino comune ad altre centinaia di lombardi, come denunciato anche ieri dalla consigliera regionale Elisabetta Strada, i quali però non hanno la fortuna di avere una 'nipote acquisita' come Chiara Ferragni, i cui messaggi sui social network sono seguiti da milioni di persone.
Così, dopo l'ennesimo silenzio da parte della macchina vaccinale lombarda, ieri sulle sue 'stories' di Instagram, l'influencer e stilista milanese, si era lamentata pubblicamente dell'inefficienza di Regione Lombardia, raccontando a tutti i follower l'esperienza della nonna di Fedez.
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Dopo le critiche della Ferragni, come ha raccontato la stessa blogger, un addetto alla vaccinazione avrebbe chiamato la signora Luciana chiedendo 'lei è la nonna di Fedez? Alle 12 può venire a fare il vaccino'. Una versione seccamente smentita dall'Ats Città Metropolitana di Milano, che in una nota, oltre a spiegare che la signora non era ancora stata chiamata perché aveva omesso di indicare il comune di residenza, ha precisato che nessuno dei suoi operatori ha mai chiesto alla signora se fosse la nonna del cantante.
Fatto sta che l'episodio ha ulteriormente surriscaldato la 'regina dei social', che oggi ha rincarato la dose:
"Se ieri ero arrabbiata oggi lo sono ancora di più - ha infatti postato su Instagram la Ferragni -, pensando che nonna Luciana, che aveva diritto a essere vaccinata da mesi, riesce a far rispettare un suo diritto perché qualcuno ha paura che io possa smuovere l'opinione pubblica. E invece le altre nonne che hanno lo stesso diritto e non hanno come faranno? Chiedo il vaccino per tutte loro, per tutte le persone fragili, per tutti coloro i cui diritti fino ad oggi sono stati calpestati". Mentre la Giunta Fontana, almeno per il momento, non risponde agli attacchi dei Ferragnez, ci pensa dal suo blog il vice capogruppo della Lega in Regione Lombardia, Andrea Monti, a replicare: "La Lombardia sta al top nelle vaccinazioni dei novantenni, però secondo la Ferragni noi facciamo schifo perché non abbiamo vaccinato la nonna di Fedez!".
È intanto, il caso diventa anche politico, con il grillino Gregorio Mammì che annuncia di aver depositato un'interrogazione in Consiglio Regionale, e il segretario Dem Vinicio Peluffo che commenta: "Regione Lombardia non riesce proprio a non sbagliare. Evidentemente per la Giunta regionale esistono cittadini di serie A e serie B, come se la salute non fosse un bene universale". Dal 7 aprile comunque gli over 80 potranno vaccinarsi senza prenotazione: basterà andare con documento e tessera sanitaria al centro vaccinale più vicino a casa.
Oggi Fedez è tornato sul caso della vaccinazione della nonna, dopo che Ats Città Metropolitana di Milano ieri ha fatto sapere che la signora Luciana non era ancora stata chiamata perché aveva omesso di indicare il comune di residenza, precisando che nessuno dei suoi operatori aveva mai chiesto all’anziana se fosse la nonna del cantante.
«Cara Regione Lombardia, io sinceramente non avrei voluto infierire», fa sapere il cantante nelle sue stories. Fedez precisa che il comune di residenza viene inserito in automatico quando si fa richiesta di vaccinazione e racconta che in realtà la nonna era già stata contattata mesi fa, dopo che lui aveva fatto un altro intervento sull'argomento vaccinazioni. «Anche lì, il giorno dopo, senza favoritismi, senza preferenze, solo una strana coincidenza» ironizza l’artista, ricordando quanto raccontato nei giorni scorsi, con la nonna che viene chiamata per la somministrazione dopo che la moglie Chiara Ferragni fa un post sul tema.
«Questa - commenta Fedez - è la modalità Lombardia: cercare di tappare i buchi trovando delle soluzioni che non siano uguali per tutti e mettano a tacere le polemiche in un sistema che fa acqua da tutte le parti».
«Attilio Fontana, Letizia Moratti - prosegue -, vogliamo quantomeno riscoprire il senso della vergogna e chiedere scusa a tutti i cittadini per aver adottato un comportamento che non vede nel cittadino stessi diritti e stesse opportunità ma semplicemente una modalità che verte a salvarsi la faccia e a evitare la gogna mediatica? Chiedete almeno scusa».
A far irritare Fedez, in particolare, un tweet di Maria Giovanna Maglie dove la giornalista ha scritto: «La depressione post partum di Chiara Ferragni produce denunce politiche feroci alla Lombardia Sempre la vecchia storia di fare il proprio mestiere ( si fa per dire)..».
A questo risponde, sempre nelle stories di Fedez, anche la stessa Ferragni, evidentemente radiosa, facendo notare che la depressione post partum non è un argomento da prendere alla leggera. «Surreale che una giornalista nello stesso tweet dove invita ognuno a fare il suo mestiere si metta a giocare al dottore» commenta il virologo Roberto Burioni.
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