Ellen Page di «Juno» fa outing come transgender. «D’ora in poi chiamatemi Elliot», ha detto l'attore candidato agli Oscar nel 2008. Page ha 33 anni e sei anni fa aveva annunciato di essere gay. Ha detto ora, in un lungo post sui suoi profili social, di considerarsi un trans «non binario», vale a dire né uomo né donna, ma che d’ora in poi userà come pronomi he/they», lui e loro.
«Mi sento fortunato di potervelo dire. Di essere qui. Di essere arrivato a questo punto della mia vita», ha detto l’ex ragazzina protagonista del pluripremiato film indipendente di Jason Reitman su una sedicenne rimasta incinta che decide di non abortire ma dare il bambino in affidamento.
Elliot ha quindi espresso la sua «estrema gratitudine per le persone che l’hanno appoggiato durante questo viaggio. Non posso cominciare a esprimere come è straordinario amare finalmente la persona che sono». Sposato da due anni con la ballerina e coreografa Emma Porter, e protagonista tra l’altro di film con «Inception» e «X-Men: Days of Future Past» e più di recente in «Umbrella Academy» di Netflix, Page ha ammesso di essere stato spaventato alla prospettiva del suo secondo outing, assai più difficile del primo a causa «dell’odio, gli scherzi e la violenza» di cui sono soggetti i trans.
Ha ringraziato quindi la comunità trans per «il coraggio e l'incessante lavoro per rendere il mondo un posto più inclusivo e compassionevole», attaccando allo stesso tempo i leader politici che «lavorano per criminalizzare la sanità per i trans»: gente - ha aggiunto - che «ha le mani sporche di sangue».
Prima dell’annuncio di oggi, Page è stata una delle attrici gay di più alto profilo a Hollywood. L’annuncio della transizione di genere ammette Elliot in un piccolo club di star trans che includono Laverne Cox, Trace Lysette, Brian Michael Smith e il creatore di «Transparent» Joey Soloway.
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