Lo chef Natale Giunta debutta oggi a "Detto Fatto" su Rai 2 e presenta la ricetta dei paccheri "ru malu tempu", una pasta dal sapore d'autunno. Durante il lockdown per il Covid, la notizia della chiusura dello storico programma, La Prova del cuoco, che gli aveva donato notorietà e oggi, nonostante il momento ancora drammatico causato dalla pandemia e da tutte le restrizioni che danneggiano la ristorazione, la grande gioia per il debutto in un nuovo programma televisivo, Detto Fatto. Lo chef Natale Giunta è entrato a far parte del cast dello show condotto da Bianca Guaccero che va in onda su Rai Due, dal lunedì al venerdì, dalle 14.50 alle 17.30. Insieme a Giunta ci sono altri due chef Cristian Bertol e Cesare Marretti, oltre ai già noti Carla Gozzi, GianPaolo Gambi e Jonathan Kashanian. «Ringrazio Endemol per questa nuova occasione, - commenta lo chef Natale Giunta - un’azienda che per 15 anni mi ha accolto alla Prova del cuoco, mi ha segnato positivamente e mi ha fatto crescere. Dopo la chiusura del programma – spiega -, pensavo di prendermi una pausa dai ritmi frenetici, dai voli la mattina presto dopo aver chiuso il locale la notte. Però quando un mese fa è arrivata la telefonata del produttore e dell’autrice che mi hanno annunciato la partecipazione a Detto Fatto non ho esitato un solo istante. Questo programma, così amato dal pubblico e brillantemente condotto da Bianca Guaccero, affiancata da un bel cast mi consentirà di ritrovare le persone che ci seguivano al mattino, più nuovi e nuove amiche che, nella nuova fascia oraria pomeridiana potranno, se vorranno, seguire la mia cucina dal cuore siciliano». Per la prima puntata che lo vede presente, e che coincide con l'inizio di stagione, lo chef Natale Giunta ha scelto di portare un piatto storico, dolce e salato allo stesso tempo, come nella migliore tradizione siculo-araba: I paccheri "ru malu tempu”. Una pasta chiamata così perché si preparava quando c’era brutto tempo e le barche non potevano uscire in mare e pescare. Senza pesce fresco, allora si utilizzava quello che c’era in casa: le sarde o le alici sotto sale, l’uvetta, i pinoli e la mollica, ingredienti poveri e sempre disponibili.