Per Meghan Markle, la duchessa di Sussex che ormai da 10 mesi ha lasciato il Regno Unito ed è tornata in Usa, «è bello essere a casa» e comunque è arrivato il momento di parlare di più: lo ha detto lei stessa, nella sua prima uscita pubblica da settimane, parlando a The 19th*, una redazione che si definisce apartitica e che ha organizzato The 19th* Represents Summit, una settimana di conversazioni virtuali con donne leader in politica e nella vita pubblica. In una delle prime conversazioni in programma, Meghan Markle doveva fare da intervistatrice e ha incontrato la co-fondatrice e Ceo dell’ong; ma proprio Emily Ramshaw a un certo punto le ha chiesto di parlare del proprio ritorno negli Stati Uniti in un momento così caldo, quello accompagnato dalle proteste per la morte di George Floyd, Ahmaud Arbery, Breonna Taylor. «Se c'è un lato positivo in questo - ha risposto Meghan nella videointervista - direi che nelle settimane dopo l’omicidio di George Floyd, nelle proteste pacifiche che vedevamo, nelle voci che sentivamo, nel modo in cui le persone assumevano un proprio ruolo, si è passati dalla tristezza a una sensazione di assoluta ispirazione perchè si vedeva che la marea stava cambiando. Dal mio punto di vista, non è una novità vedere questa corrente sotterranea di razzismo e pregiudizio, certamente inconsci; ma penso che vedere i cambiamenti fatti in questo momento, sia davvero... sia davvero qualcosa di cui non vedo l’ora di essere parte. E di esserne parte usando la mia voce in un modo che non sono stato in grado di fare finora». Vestita con una blusa Hugo Boss, color albicocca e senza maniche, i capelli lunghi e pettinati a bande, sciolti sulle spalle, Meghan è apparsa serena. Sullo sfondo una finestra che potrebbe essere una di quelle della sua nuova casa, la villa da 10 milioni di dollari a Santa Barbara, nella quale vive con il marito e il figlio, Archie - a sentire i tabloid britannici - già da sei settimane, Meghan - a meno di tre mesi dal voto per le presidenziali americane - ha ricordato l’importanza del voto e ha invitato a non darlo per scontato: ha ricordato per esempio, che il marito, il principe Harry, non ha mai votato. «Votare è così incredibilmente importante». «Penso che sia spesso difficile per gli uomini e le donne allo stesso modo, per le persone, ricordare quanto sia stato difficile ottenere il diritto di voto. Ed essere davvero consapevoli di non darlo per scontato. Guardo mio marito, per esempio: non ha mai potuto votare». Ma «il diritto di voto non è un privilegio, è un diritto in sè e per sè». «E la voce delle donne è necessaria ora più che mai e il modo migliore per esercitarla è attraverso il voto».