Martedì 30 Aprile 2024

La Vita in Diretta, la lettera di fuoco di Lorella Cuccarini contro Matano: "Maschilista e egocentrico"

Alberto Matano e Lorella Cuccarini

Lascia la Vita in Diretta tra le polemiche Lorella Cuccarini. Il suo addio arriva con una mail inviata alla redazione che ha come bersaglio velato, ma non troppo, Alberto Matano, volto del Tg1 e compagno di conduzione che alla ripartenza a settembre resterà da solo al timone del programma. La lettera inviata ai colleghi che l'hanno accompagnata in questi nove mesi ha riservato parole di fuoco indirizzate a Matano, che però per la Cuccarini hanno quasi l'effetto di un boomerang: "L'ego sfrenato e l'insospettabile maschilismo di un collega di lavoro. Esercitato più o meno sottilmente, ma con determinazione. Costantemente. Talvolta alternato ad incredibili (e mai credute) dichiarazioni pubbliche di stima nei miei riguardi. So che tutto questo non devo certo ricordarlo a voi che eravate qui. E se si volesse cercare il perché di tutto questo, non sarebbe certo necessario rivolgersi alla Bruzzone". Ieri è andata in onda l'ultima puntata: "Vi ringrazio di cuore - ha detto Matano alla fine della trasmissione rivolgendosi al pubblico - e grazie anche a te Lorella". Che però nella mail ha scritto a chiare lettere il suo sfogo: "C'è una prima volta alla quale non ero preparata: il confronto con l'ego sfrenato e sì, diciamolo pure, con l'insospettabile maschilismo di un collega di lavoro. Esercitato più o meno sottilmente, ma con determinazione. Costantemente". "Cari compagni di viaggio - ha scritto la Cuccarini -, è arrivato il momento dei saluti, ma prima vorrei condividere con voi ciò che questa avventura ha rappresentato per me. È stata la mia prima volta in un programma quotidiano così complesso. Di programmi televisivi ne ho fatti tanti, ma una 'macchina infernale' come quella di Vita in diretta non l'avevo mai guidata. La prima volta (e speriamo l'unica) in cui abbiamo dovuto convivere con il dramma di una pandemia devastante. A proposito, grazie per il vostro coraggio. La professionalità la diamo per scontata, il coraggio no". E ancora: "Malgrado tutto, mi ritengo fortunata per due motivi, perché in questi mesi ho avuto il privilegio di poter fare vero Servizio Pubblico e perché, in tutta la mia vita, ho conosciuto prevaricazioni di questo tipo solo ora, a 55 anni. Niente al confronto di molte donne che hanno sperimentato questa realtà fin da subito senza avere neppure la forza di opporsi o di parlarne". Ma sono parole che per la più amata dagli italiani hanno avuto l'effetto di un boomerang perchè ha subito provocato la reazione di chi ha lavorato con Matano per tanti anni, ovvero le colleghe del Tg1. "Ho condiviso non solo una minuscola stanza con Alberto Matano ma anni di conquiste e crescite professionali e di vita. Definirlo maschilista da ego sfrenato fa un torto a chi lo pensa e lo scrive», spiega Emma D'Aquino. A cui fa eco il vicedirettore della testata giornalistica Costanza Crescimbeni: "Dieci anni di lavoro fianco a fianco e ora mi tocca leggere la parola maschilista associata ad Alberto Matano. Siamo nel regno dell'assurdo. Le comiche". Insomma, le colleghe della redazione difendono a spada tratta Matano: "Cara Lorella, dopo aver letto la tua mail, arrivata a ridosso dell'ultima puntata del programma, abbiamo provato smarrimento e incredulità per le tue parole. Fare finta di niente sarebbe la soluzione più semplice ma sentiamo il bisogno di dover dire la nostra, da donne. Abbiamo lavorato per tutta la stagione invernale in questo programma e siamo sorprese e amareggiate e, stentiamo ancora a credere, alle accuse di maschilismo rivolte ad Alberto. La nostra esperienza di lavoro con lui è stata caratterizzata da rispetto e riconoscimento professionale. Da grande giornalista, Alberto ha saputo valorizzare ognuno di noi nel proprio ruolo, con passione, generosità e intelligenza, avendo sempre come obiettivo la qualità del programma". Quindi concludono "In bocca al lupo!". Si legge nel messaggio, firmato da quattordici donne del gruppo di lavoro de La Vita in Diretta.

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