"Affidiamoci a San Giovanni Paolo II": così papa Francesco ricorda Wojtyla a 15 anni dalla morte
La Sicilia lo ricorda soprattutto per quel gesto emblematico, l'anatema contro la mafia pronunciato nella Valle dei Templi di Agrigento, ma tutti lo ricordano per la spettacolarità del suo magistero, impegnato a portare la parola evangelica in ogni parte del mondo. Oggi, che ricorre il 15esimo anniversario dalla sua morte, è papa Francesco che lo ricorda, invitando ad affidare "questi giorni difficili che stiamo vivendo" all'intercessione di San Giovanni Paolo II. "L'uomo di oggi scorge i segni di morte divenuti più presenti - ha detto ieri il Papa nell'udienza generale, nei saluti ai pellegrini di lingua polacca - sull'orizzonte della civiltà. Vive sempre più nella paura, minacciato nel nucleo stesso della sua esistenza. Quando vi sentirete in difficoltà, il vostro pensiero corra allora a Cristo: sappiate che non siete soli. Egli vi accompagna e mai delude. In questi giorni difficili che stiamo vivendo, vi incoraggio ad affidarvi alla Divina Misericordia e all'intercessione di San Giovanni Paolo II". E oggi, anche Avvenire, Tv2000, InBlu Radio, Sir, Federazione dei settimanali cattolici e Corallo, d'intesa con la segreteria generale della Cei, invitano i fedeli, le famiglie e le comunità religiose a ritrovarsi alle 21, in questo momento difficile legato all'emergenza coronavirus. Il Rosario verrà trasmesso anche sulla pagina Facebook ufficiale della Cei. La preghiera si terrà nella Cappella dedicata a San Giuseppe Moscati, il Santo medico, del Policlinico Agostino Gemelli di Roma e si concluderà con una supplica a San Giovanni Paolo II, nel quindicesimo anniversario della morte.