La figlia dello scomparso attore e star delle arti marziali, Bruce Lee, scende in campo contro una catena di fast food cinese che accusa di sfruttare da 15 anni l’immagine del padre nel logo, senza avere ricevuto il permesso dalla famiglia e senza avere pagato i diritti di proprietà intellettuale, e chiede un risarcimento di oltre 210 milioni di yuan (26,97 milioni di euro).
La Bruce Lee Enterprises, con sede in California e diretta dalla figlia della star Shannon Lee, ha fatto causa presso un tribunale di Shanghai alla catena Real Kungfu (Zhen Gongfu, in cinese), per smettere di usare il logo raffigurante un uomo dalle fattezze simili a quelle delle scomparso attore e per chiarire per novanta giorni consecutivi che la catena non ha nulla a che vedere con Bruce Lee.
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