Raffaella Carrà torna su Rai 3 con A Raccontare comincia tu. Quattro le puntate in programma a partire dal 24 ottobre alle 21.20, del ciclo di interviste che ha riportato sul piccolo schermo il Casco biondo più famoso della tv italiana. Il programma condotto da Raffaella Carra', prodotto da Rai3 in collaborazione con Ballandi Arts, torna in televisione dopo la prima serie, e nella prima puntata di giovedì vedrà come super ospite protagonista un dei più cari amici di Raffaella: Renato Zero. Tra le pareti del camerino dell'artista o su un tram per le vie della Capital, i due performer si confideranno senza filtri ripercorrendo le tappe della carriera del grande Renato che ancora oggi continua ad incantare milioni di fan con la sua immensa poesia. Nella seconda puntata Raffaella Carrà chiacchiererà con Loretta Goggi raccontando la loro storia artistico-televisiva. Faccia a faccia due icone, due artiste complete, della tv italiana. "Come diceva Visconti parlando di Goggi, se fosse nata in America avremmo avuto un'altra Liza Minelli". Nella terza puntata, la Carrà incontrerà il critico d'arte, scrittore e opinionista Vittorio Sgarbi nella sua casa museo. Nella quarta infine l'incontro con Luciana Littizzetto. Durante la conferenza stampa a Viale Mazzini, dopo un ingresso trionfale al braccio del direttore di rete Stefano Coletta, la conduttrice ha sentenziato che a 76 anni non ha più nulla da dimostrare, è libera di centelliniare le sue apparizioni senza il rischio di annoiare il pubblico, "per questo negli anni mi sono presa lunghi periodi di pausa". Carrà ha anche rivelato che per la prima edizione le era stata proposta l'ospitata del Premier Giuseppe Conte, poi saltata. Quindi ha svelato di aver ricevuto il no "garbato" di Roberto Benigni: "Mi ha telefonato personalmente per declinare l'invito, è stato l'unico no che ho ricevuto". La conduttrice ha inoltre fatto intendere di non volersi impegnare in nuovi progetti televisivi senza però escludere la terza stagione di A raccontare comincia tu. Ma non è tutto: parlando della sua carriera, ha rivelato: "Sanremo? Non lo volevo fare, mi hanno obbligata. Alla fine ho ceduto e devo dire che dal punto di vista musicale non sono mai stati venduti tanti album come nel Sanremo del 2001. Nessuno me lo riconosce, ve lo dico io". Raffaella ha confessato anche di essere ancora legata alla televisione generalista ma rispondendo alle domande dei cronisti ha rivelato anche: "La tv dal vivo per me è meravigliosa. Guardo un po' tutti, non tutto mi piace. Mi fa soffrire quando un programma potrebbe essere fatto meglio per un pizzico di scelte diverse". Un esempio specifico? "La vita in diretta - osserva- obbligati a fare sempre storie complicate, io l'avrei alleggerita un po'. Non trovo sia colpa dei conduttori, nemmeno degli autori, direi della rete. C'è qualcosa che impedisce loro di essere ariosi".