Era il 3 ottobre del 1839 quando entrò in funzione la Portici-Napoli, ossia la prima linea ferroviaria divenuta presto simbolo di una vera e propria svolta industriale in Italia. La prima linea ferroviaria, insomma, mai realizzata prima nel nostro Paese. Tanto che oggi, dopo 180 anni, Google la celebra con un doodle. La Portici-Napoli è ancora oggi annoverata come un evento che segnò una vera e propria evoluzione tecnologica per quel periodo. A volere questa tratta e ad inaugurarla, dopo tre anni di lavori, fu re Ferdinando II. Lunga 7,25 chilometri, la tratta era a doppio binario. Un vero e proprio fiore all'occhiello per la storia del Paese in quel periodo che fece del Meridione d’Italia una delle aree tecnologicamente più sviluppate sia in Italia che in Europa. La linea fu progettata dall’ingegnere Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie. La Portici-Napoli fu pensata per collegare la Capitale del Regno delle Due Sicilie con altre città specialmente quelle della Campania. Nel corso degli anni, la linea fu ulteriormente perfezionata. Nel 1842, ad esempio, la linea ferroviaria fu estesa fino a Castellammare di Stabia per poi arrivare, due anni dopo, fino a Pompei, Angri, Pagani e Nocera Inferiore. La prima locomotiva fu la Vesuvio, un vero e proprio "gioiello" della tecnologia di quel periodo considerati i 65 cavalli di potenza e la velocità massima di 50 chilometri orari. Sempre re Ferdinando II si adoperò per realizzare anche le Officine di Pietrarsa. Una fabbrica di artiglieria che si specializzò successivamente nella costruzione di locomotive. Neanche a dirlo, lo stabilimento di Pietrarsa divenne uno dei simboli della produzione industriale italiana, dando lavoro, nel 1860, a ben 1200 operai.