
Le università siciliane arrancano e si piazzano al di sotto della media nazionale. Messina e Palermo in fondo alla classifica, rispettivamente al dodicesimo e tredicesimo posto, tra gli atenei statali di grandi dimensioni. Mentre Catania si piazza penultima (fa peggio solo la Federico II di Napoli) tra i mega atenei statali. È quanto emerge dai dati, non proprio felici per la Sicilia, è la nuova classifica delle università 2019-2020 stilata dal Censis.
Salta subito all'occhio la disomogeneità territoriale tra un Nord che domina il podio dei mega atenei, con Bologna, Padova e Firenze in vetta, e un Sud fanalino di coda con Bari, Catania e Napoli, in ordine, nelle ultime tre posizioni della classifica.
Il rapporto prende in esame alcune variabili: strutture disponibili, servizi erogati, borse di studio, livello di internazionalizzazione, occupabilità e comunicazione. E da quest'anno introdotti il grado di soddisfazione per i servizi e la «carriera alias», strumento Lgbt-friendly per agevolare le persone in transizione di genere.
Andando ai punteggi generali.
MEGA ATENEI STATALI
L’Università di Bologna è la prima con un punteggio complessivo pari a 90,8. Segue, come l’anno scorso, l'Università di Padova con 88,7. Al terzo posto l’Università di Firenze: 86,3, che scende di una posizione. La Sapienza di Roma è stabile al quarto posto (84,3), inseguita dall’Università di Torino (83,0), che sale dal settimo al quinto posto e supera Pisa (82,5), che retrocede al sesto. Come accennato prima, al terzultimo posto c'è Bari con 78,8; penultima Catania con 74,7 e l’Università di Napoli Federico II con 69,7.
GRANDI ATENEI STATALI
L’Università di Perugia è ancora al vertice della classifica dei grandi atenei statali, con un punteggio complessivo pari a 91,2. Alla seconda posizione, si piazza un ateneo meridionale: l’Università della Calabria con 90,2. Mantengono la terza e la quarta posizione le Università di Parma e di Pavia (rispettivamente, 89,7 e 88,0 punti). Al quinto posto si afferma l’Università di Modena e Reggio Emilia (87,3), che rimpiazza l’Università di Cagliari, scivolata in nona posizione (83,5). In fondo alla classifica gli atenei siciliani di Messina, 12esima posizione con 80,5 punti (tra le ultime per servizi e internazionalizzazione) e Palermo, che scende alla tredicesima posizione con 79,3. Penultima tra i grandi atenei è l’Università di Roma Tre (79,0 punti). Chiudono la classifica, con il punteggio ex aequo di 75,5, le Università della Campania e di Chieti e Pescara.
10 Commenti
SERGIO
08/07/2019 12:09
Siamo sempre ultimi in tutto....che amarezza!!! Eppure vedendo in giro fuori dalla Sicilia quanti nostri giovani si sono fatti valere per la loro intelligenza e talento. Qui sono sempre mortificati... Ma i nostri amministratori regionali e comunali si accorgono di questo sfacelo?!!?? Io dico di si ma non gliene importa nulla e noi votiamoli ancora ... In Francia a quest'ora ferro e fuoco e calci nel sedere a tempesta e via. Ma li vive gente che combatte qui siamo una massa di rassegnati e non reagiamo Ripeto sempre gli ultimi.. in tutto
Carmelo
09/07/2019 12:01
Siamo ultimi in tutto perché non abbiamo la mentalità di progettare il futuro ... si pensa sempre a fare progetti assistenziali e a tirare a campare ... molti giovani emigrano nelle università del nord perché danno maggiori possibilita di trovare lavoro. L’università di Bologna è un esempio, frequentatissima di siciliani e meridionali. A questo punto sarebbe meglio chiudere le università con pochi iscritti e dare un contributo ai giovani per scegliersi l’università che vogliono ... risparmieremmo di mantenere strutture dispendiose e poco proficue .
Pino
08/07/2019 13:21
Per noi le classifiche funzionano al contrario Che vergogna
Caos
08/07/2019 13:48
I professori e gli impiegati dell'università conoscono bene i problemi di cui in parte sono loro stessi responsabili. Quando le difficoltà diventano endemiche occorre una leadership politica e di gestione competente, forte, sopratutto una cultura efficentista e meritocratica.
Francesco
08/07/2019 21:26
E direi che occorre anche autorevolezza, rispetto dei ruoli e capacità di sanzionare chi non lavora.
Gaspare 55
08/07/2019 14:32
Catania penultima,ma prima per raccomandazione.
Rosario Giuliano
09/07/2019 07:39
Se arrancano i cervelloni vuol dire che siamo messi male. In fondo alla classifica per tutti questi anni è una morte certa per quanto riguarda l'economia siciliana..
Politicanti
08/07/2019 14:42
I rettori in Sicilia fanno i politicanti invece di occuparsi dei problemi dei ragazzi e dei corsi di l'area. A Caltanissetta medicina é uno sfasvio
Guardianofaro
08/07/2019 15:48
Storia di Baroni quella delle Università siciliane , storia di concorsi truccati di ricercatori e di professori poco meritevoli che hanno scavalcato chi invece di talento ne aveva tanto ed è stato costretto ad andare via. Storia di Atenei dove tutti i dipendenti sono stati assunti perché sponsorizzati da questo o da quel politico. Storia di fondi pubblici destinati in gran parte a soddisfare i capricci dei baroni e poco la ricerca vera e propria e chi era in grado di farla veramente. Ora negli atenei siciliano ci sono pochi studenti e si corre ai ripari elargendo a tutti 110 e lode. Il danno però è ormai irreversibile.
verità nascoste
08/07/2019 16:08
Quello che sarebbe importante valutare è il livello di preparazione dei laureati, invece vengono considerati parametri utili a favorire le università del nord, come la cosiddetta "internazionalizzazione". I laureati in ingegneria all'università di Palermo non hanno nulla da invidiare a quelli del nord, detto anche da studenti che hanno iniziato la magistrale al nord e sono tornati in Sicilia.
Carmelo
09/07/2019 16:02
Confermo per esperienza personale che la facoltà di ingegneria è la migliore dell’Università di Palermo ed è anche una delle migliori in Italia .. infatti la maggior parte dei laureati trovano facilmente lavoro nel nord Italia e all’estero e vengono assunti perche preparati senza pregiudizi ...
Ciro
08/07/2019 16:21
Palermo?!?!?! strano.....i miei figli ne parlano entusiasti, specialmente per le strutture e la preparazione dei docenti e relativi assistenti che si credono i padri eterni!!! eppure pago un sacco di tasse...ma per cosa?!?!?
Aldo43
08/07/2019 17:32
In un territorio dove le condizioni socio-economiche sono endemicamente in crisi, anche il settore dell'alta formazione accademica avverte disagi e deficienze formative. La questione meridionale ristagna nelle secche del sottosviluppo e a pagarne le conseguenze sono le nuove generazioni che non hanno strumenti validi per inserirsi con un'adeguata preparazione nel mondo produttivo. I giovani che appartengono a famiglie benestanti vanno a laurearsi presso gli atenei prestigiosi del nord. Il sud resta fanalino di coda, con università poco apprezzate e mediocri
Osservazione
08/07/2019 23:29
Catania era piena di docenti scarsi già 40 anni fa. Adesso leggendo i media sembra ci siano figli amanti uomini e donne nipoti cognati ecc.