Negli ultimi venti anni si è sempre più sentito parlare del metodo Montessori che, a differenza dei tradizionali sistemi educativi, incoraggia l'auto-apprendimento attraverso la sperimentazione diretta. Un metodo che, spesso, viene associato all'ambito scolastico ma non è il solo.
Anche a casa i genitori possono avvalersi del metodo Montessori per far svolgere ai loro bambini le attività e aiutarli ad apprendere attraverso il gioco. Sono diversi, infatti, gli ambienti che si prestano alla sperimentazione diretta. La cucina, ad esempio, coinvolgendo i piccoli nel prepare dolci, facendo impastare con le loro manine o invitandoli a lavare le verdure o ancora a spremere un'arancia.
Attività che agli adulti possono sembrare banali, diventano per i più piccoli esperimenti che educano: lavarsi le mani, i denti oppure sistemare gli asciugamani nel bagno. Tutto ciò che mamma e papà fanno abitualmente e meccanicamente per i figli diventa motivo di conquista e apprendimento.
E così dalla cucina al bagno si passa alla camera da letto. Farsi aiutare a sistemare il letto o a spolverare i mobili o ancora a riporre gli abiti nei cassetti è stimolante e nello stesso tempo educativo.
Anche rifare lo zaino o sistemare i giocattoli così come coinvolgerli nel sistemare la spesa sono fonte di apprendimento.
Quindi, secondo il metodo Montessori, mai dire "gioia, lo faccio io" bensì "mi aiuteresti a...?" Il bambino così, sentendosi un piccolo aiutante, riuscirà ad imparare sperimentando direttamente.
Caricamento commenti
Commenta la notizia