Il futuro di Facebook è all’insegna dell’integrazione delle sue applicazioni di messaggistica, Messenger e WhatsApp, e dell’app Instagram molto popolare tra i più giovani. A volerlo disegnare è Mark Zuckerberg, che ha sempre promesso di non avere intenzione di sovrapporre questi servizi di sua proprietà. Ma deve farlo per motivi di business: tutte queste app crescono di più della piattaforma madre, Facebook che tra pochi giorni compie 15 anni. A svelare i dettagli del progetto, che dovrebbe andare in porto tra pochi mesi, tra fine 2019 e inizio 2020, è il New York Times le cui fonti, anonime, sono quattro persone che lavorano all’integrazione. Le quattro app, pur restando distinte sugli smartphone, dovrebbero unire business e utenti. Generando dubbi sulla privacy visto l’incrocio di numeri di telefono e informazioni personali che ipoteticamente si svilupperebbe. Altro obiettivo di Zuckerberg è far restare gli utenti in un unico recinto, tra social network e app, per sbaragliare la concorrenza di Apple e Google ma anche dei cinesi di WeChat. Tra i punti importanti dell’integrazione, ci sarebbe anche l'estensione a tutte le app del sistema di crittografia 'end to end’, attualmente in uso solo su WhatsApp, che segreta le conversazioni e le mette al riparo da intrusioni esterne. «Vogliamo costruire le migliori esperienze di messaggistica possibili la gente vuole scambiarsi messaggi in modo veloce, semplice, affidabile e privato - commenta un portavoce di Facebook - Stiamo lavorando per portare la crittografia end-to-end ad altri nostri servizi di messaggistica e stiamo valutando come rendere più facile raggiungere amici e familiari attraverso i diversi network. Chiaramente, in una fase come questa in cui stiamo iniziando a definire tutti i dettagli per capire come rendere tutto questo possibile, sono ancora molte le discussioni e i confronti in atto». Facebook è stato lanciato il 4 febbraio 2004 e conta oltre 2 miliardi di utenti nel mondo ma l’affezione alla piattaforma si è affievolita dopo lo scandalo Cambridge Analytica e l'allontanamento dei più giovani in cerca di app nuove tra cui Instagram. Quest’ultima è stata acquistata da Facebook nel 2012 per 1 miliardo di dollari, ha raggiunto quota un miliardo di utenti e - secondo stime di Bloomberg - in cinque anni arriverà a quota 2 miliardi. WhatsApp è stata invece acquisita da Mark Zuckerberg nel 2014 per 14 miliardi di dollari, ha sforato il tetto del miliardo e mezzo di utenti e si è lanciata in un servizio Business. Infine, Messenger è stata sviluppata 'in casa' e lanciata nel 2011. A settembre scorso Kevin Systrom e Mike Krieger, i co-fondatori di Instagram, hanno lasciato la società senza offrire spiegazioni sul motivo del loro addio. Anche Brian Acton e Jan Koum, fondatori di WhatsApp, hanno deciso di mollare. Il primo ha anche lanciato l’iniziativa #deletefacebook dopo il caso Cambridge Analytica.