Qualità della vita, la Sicilia resta indietro: risale Palermo, Enna tra le peggiori d'Italia
È Milano a vincere la 29esima edizione della Qualità della vita. È il risultato dell'indagine annuale del Sole 24 Ore. La provincia si piazza ben sette volte su 42 nei primi tre posti per le performance conseguite negli indicatori del benessere e conquista così lo scettro di provincia più vivibile d'Italia, dopo averlo sfiorato per quattro volte, fermandosi al secondo posto nel 2003 e 2004 e poi nel 2015 e nel 2016. L'indagine del Sole 24 Ore scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione della vivibilità urbana tramite 42 parametri per ciascuna provincia 107 in tutto, suddivisi in sei macro aree tematiche ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, demografia e società, cultura e tempo libero riferiti all'ultimo anno appena trascorso. Tra le siciliane la prima si conferma Ragusa al 73esimo posto che sale di sette posizioni, segue Siracusa all’82esimo posto che sale di sei posizioni, poi Catania all’84esimo posto conquistando nove posizioni, Palermo all’87esimo posto sale di 10 posizioni, Trapani all’89esimo posto sale di dieci posizioni, Agrigento al 93esimo posto sale di tre posizioni, Messina al 96esimo posto scende di sette posizioni, Caltanissetta al 100esimo posto, scendendo di otto posizioni, ed Enna al 102esimo posto scende di diciotto posizioni. Resta stabile la qualità della vita Roma. La capitale si piazza al 21esimo posto, in linea con l'anno precedente al 24esimo posto in cui il numero di province saliva da 107 a 110. La ricchezza viene confermata dal dato medio dei prezzi delle case, in media il più elevato d'Italia, e dalla maggiore propensione agli investimenti fotografata dall'elevata percentuale di impieghi sui depositi. Pesano purtroppo sulla città il numero dei protesti pro capite, l'indice di litigiosità nei tribunali e le denunce per reati legati agli stupefacenti. Tra le altre grandi città, più a sud spicca la risalita di Napoli che conquista 13 posizioni: nonostante continuino a peggiorare le performance legate a giustizia e sicurezza e affari e lavoro, la città festeggia il miglioramento sul fronte della ricchezza e dei consumi, grazie ai prezzi di vendita delle case. Migliorano anche Venezia, Torino, Catania, Bari e Bologna, in controtendenza solo Genova e Firenze che perdono rispettivamente otto e dieci posizioni.