L’influenza avanza. Nella settimana tra il 26 novembre e 2 dicembre sono rimaste a letto infatti 152mila persone, per un totale di 647mila casi dall’inizio della sorveglianza. E’ probabile però che il picco arrivi tra dicembre e gennaio, rovinando dunque le vacanze di Natale a molti.
A segnalarlo è l’ultimo bollettino pubblicato dall’Istituto superiore di sanità (Iss). Il livello di incidenza è arrivato a 2,52 casi per mille assistiti, cioè ancora sotto la soglia che segna l’inizio del periodo epidemico, che è di 2,74.
In nove regioni - Piemonte, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia - è stata invece superata la soglia epidemica nazionale.
"Finora l’andamento dell’influenza - rileva l’epidemiologo dell’Iss, Gianni Rezza - è paragonabile a quello della passata stagione. Se dovesse rimanere così, è probabile che il picco arrivi tra dicembre e gennaio".
Complessivamente i più colpiti sono stati i bambini tra i 0 e 4 anni, con 6,55 casi per mille assistiti, cui seguono
con valori simili quelli nella fascia di età 5-14 anni (2,57) e gli adulti tra i 15 e 64 anni (2,59). Più bassi finora i valori
rilevati tra gli anziani con più di 65 anni (1,27 casi per mille assistiti).
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