Ist. Cattaneo,sovrastimano presenza migranti più di tutti in Ue
BOLOGNA
(ANSA) - BOLOGNA, 27 AGO -
Tocca agli italiani, tra i cittadini europei, la palma di quelli che più sovrastimano la percentuale di immigrati presenti nel proprio Paese. E lo fanno con uno scarto del 18% se si considera che il dato degli immigrati "realmente presenti" sul territorio è "pari al 7%" mentre l'immigrazione "stimata o percepita è pari al 25%".
A mettere in fila i numeri - analizzando i dati dell'Eurobarometro - è l'Istituto Cattaneo di Bologna in uno studio sul fenomeno migratorio in Italia e la sua percezione tra i cittadini in cui emerge anche come gli abitanti del Belpaese mostrino il "maggior livello di ostilità verso l'immigrazione e le minoranze religiose".
Sulla presenza di immigrati stimati dai cittadini in ciascuno degli Stati-membri dell'Ue, osserva il 'pensatoio' emiliano, si evidenzia come "l'errore di percezione commesso dagli italiani sia quello più alto tra tutti i paesi dell'Unione Europea: gli altri Paesi che mostrano un 'errore percettivo' di poco inferiore a quello italiano sono il Portogallo (+14,6 punti percentuali), la Spagna (+14,4) e il Regno Unito (+12,8).
Al contrario, la differenza tra la percentuale di immigrati 'reali' e 'percepiti' è minima nei paesi nordici (Svezia +0,3; Danimarca +2,2; Finlandia +2,6) e in alcuni paesi dell'Europa centro-orientale (Estonia -1,1; Croazia +0,1)". Inoltre, a giudizio del 'Cattaneo' (che ha preso in esame l'indice Nim elaborato dal Pew Research Center e dedicato a misurare il grado di sentimento Nazionalista, anti-Immigrati e contrario alle Minoranze religiose in 15 nazioni europee), mettendo in relazione l'indice con l'errore di percezione tra gli immigrati 'reali' e quelli 'percepiti' emerge "una relazione positiva tra l'errata percezione del fenomeno migratorio e l'atteggiamento verso l'immigrazione.
Cioè, all'aumentare dell'ostilità verso gli immigrati, aumenta anche l'errore nella valutazione sulla presenza di immigrati nel proprio Paese". In questo, viene puntualizzato "l'Italia si conferma il Paese collocato nella posizione più 'estrema', caratterizzata dal maggior livello di ostilità verso l'immigrazione e le minoranze religiose".
Quanto alle conseguenze della percezione del fenomeno migratorio sugli atteggiamenti reali dei cittadini, rispetto ad una media europea del 57%, il 74% degli intervistati italiani è convinto che gli immigrati peggiorino la situazione della criminalità, con una differenza di 17 punti percentuali rispetto al resto del Continente mentre è il 58% - contro una media europea del 41%, con uno scarto ancora del 17% - a considerare che una maggiore immigrazione comporti una riduzione dell'occupazione per i residenti in Italia. Il 62% - contro una media del 59% - ritiene, infine, che gli immigrati siano un peso per lo stato sociale.
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