
Indossare una maglietta rossa a sostegno dell’accoglienza dei migranti. Arriva anche in Sicilia la mobilitazione di protesta promossa dall’associazione Libera "per dire no all’indifferenza".
Un appello lanciato da don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera e del Gruppo Abele, insieme al giornalista Francesco Viviano, la presidente nazionale Arci Francesca Chiavacci, il presidente nazionale Legambiente Stefano Ciavani, il presidente nazionale Anpi Carla Nespolo. Un invito a riflettere e a ritrovare il senso di umanità e solidarietà, di cui l'Europa dovrebbe essere esempio in tutto il mondo.
“Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere e, poi, d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare - si legge nell’appello - che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Aylan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori. Muoiono, questi bambini mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini".
A fare da apripista sarà il capoluogo siciliano, dove la mobilitazione partirà alle 18 di oggi, davanti al “Moltivolti”, in via Puglia 21, nei pressi di piazza Santa Chiara, nel centro storico di Palermo. I partecipanti indosseranno una maglietta o un indumento rosso per poi fotografarsi tutti insieme e postare "la propria indignazione" sulla rete, collegandosi idealmente al momento di raduno nazionale in programma alle 18,30 di domani.
Libera Marsala, insieme ad Arci Scirocco, Tam, Archè, Amici del Terzo Mondo, Marhaba e Circolo Legambiente Marsala Petrosino, organizzerà invece un sit-in domani. Dalle 18.30 alle 20 ci si radunerà in piazza della Repubblica (piazza Loggia), ricordando a tutti che “Marsala da sempre riesce a contraddistinguersi e storicamente è riuscita a creare un cerchio all'interno del quale convivono culture, popoli, tradizioni e innovazioni, in una bellissima armonia, alla quale dobbiamo sempre riservare un senso di appartenenza e affetto. Questo, non facendosi sopraffare dalla paura e dall'odio che purtroppo oggi tentano con sempre più forza ad assumere un ruolo di fondamentale importanza nelle scelte e nella vita di tutti noi semplici cittadini”.
Anche Messina aderisce all'iniziativa #magliettarossa. Il concentramento è alle 18.30 di domani, sabato 7, sulla passeggiata a mare. Sarà l’occasione per firmare l’appello "Una maglietta rossa per fermare l'emorragia di umanità".
Si potrà anche aderire alla campagna #WelcomingEurope "La Speranza non è Reato"
Libera Agrigento si ritroverà sabato pomeriggio in piazza Municipio, invitando tutti a indossare la maglietta rossa per “fermare l’emorragia di umanità”. L’appuntamento sarà alle 18 di sabato in piazza Municipio da dove si partirà attraversando via Atenea, per passare davanti la Prefettura e proseguire fino a Piazza Stazione. Durante il percorso e nel punto di arrivo si distribuiranno dei volantini per informare i passanti dell'iniziativa e rilanciare la raccolta di firme. Ad Agrigento, oltre alle quattro associazioni promotrici, hanno già aderito le articolazioni territoriali dei Laici Missionari Comboniani, la Cgil, i Presidi di Libera "Vincenzo Mulé" di Raffadali e "Graziella Campagna" di Santa Elisabetta.
Ad Alcamo raduno, per cittadini e associazioni, dalle 18.30 alle 21.30 davanti al Caffè Nannino, nella villa comunale di piazza Bagolino Tutti con la maglietta rossa “per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza”.
A Modica, nel pomeriggio di sabato 7, flash mob sulle scalinate di San Pietro, mentre a Enna i ragazzi dell’associazione “360” che aderisce a Libera, indosseranno tutti una #maglietta rossa, postando poi tutti le foto su Facebook per dare ancora più forza all’appello.
Si affideranno alla forza dei messaggi veicolati attraverso il web anche quanti fanno capo al presidio di Libera San Giuseppe Jato, le cui immagini daranno il senso di un impegno forte sul territorio. Libera Siracusa, insieme ai Presidi di Avola e Canicattini, pubblicherà una locandina su Facebook per invitare le persone a scendere a mare, sabato 7, indossando una maglietta rossa. Un’occasione per “colorare le nostre spiagge” con la voglia di cambiamento.
Il presidio “Paolo e Giuseppe Borsellino” di Santa Margherita Belice e Montevago sarà in piazza con un momento di riflessione insieme ad altre associazioni.
Libera Catania lascerà veicolare alle immagini "la forza di un messaggio alla cui base c’è la voglia di testimoniare il grande bisogno di umanità di cui tutti stiamo soffrendo".
S. I.
Persone:
4 Commenti
sandro
06/07/2018 12:04
abbiamo superato ogni limite immaginabile della decenza , ci vuole un'iniziativa che coinvolga tutte le istituzioni ancora democratiche dai comuni, alle regioni , ai sindacati ,la chiesa guidi un'insurrezione popolare, chieda ai comandanti delle motovedette, ai prefetti di non applicare le direttive omicide di questo governo, che prevalga la loro coscienza , , avranno l'appoggio e la solidarietà di quanti soffrono per quello che sta accadendo. infine non sarebbe male ricordare a chi sventola il rosario che dice di avere sempre in tasca che qui da noi si venera una Madonna nera...
Enrico
06/07/2018 12:33
Forse...non avete ancora capito che dare del razzista a un italiano è una delle più feroci bestemmie che si possano pronunciare ! Ma...ci vuole proprio tanto a comprendere che il fenomeno, per evitare sicure gravissime ripercussioni nel futuro non tanto lontano, va affrontato con la testa sulle spalle e non guidati dall'emotività ???!!!
Egiovanni:
06/07/2018 13:05
È un sentimento nobile per il quale si batte affinché tutti rispondano al suo grido d'aiuto. In effetti la risposta è stata data dagli italiani i quali hanno votato il partito che voleva stroncare questo tipo d'immigrazione. E lo sta facendo.
Salvo Giunta
06/07/2018 13:11
nei confronti delle persone deboli lo Stato Italiano applica la pena di morte (naufragi) ... invece nei confronti delle persone che nei suoi confronti applicano la pena di morte (STRAGI DI STATO) impiega il garantismo, sotto forma di arresti domiciliari, prescrizione e riabilitazioni varie.
toti
06/07/2018 12:16
Accoglieteli voi, allora! E non rompete le scatole ai cittadini.
IO
06/07/2018 12:51
Ma per favore finitela con sta buffonata ! Fate sciopero affiché i bimbi e le famiglie italiane abbiamo tutti un tetto e da mangiare !
Egiovanni:
06/07/2018 13:23
Quello che sta accadendo ha dell'inverosimile che suscita un po' di amarezza. Don Ciotti, chiama alla raccolta le persona che hanno idee come le sue. È da capire quante persone lo seguiranno in questo suo appello. Se non saranno molti sarà una risposta alla sua richiesta. Sull'immigrazione, una risposta c'è stata. Le persone hanno votato il partito che ha espresso le proprio idee su come avrebbe affrontato l'immigrazione di massa. E lo sta facendo.