Non solo all'asilo e quando suonala campanella. Anzi, in quattro casi su dieci a consumare merendine sono gli adulti. Lo rileva l'Associazione delle industrie dolciarie italiane (Aidepi) nel precisare che queste produzioni dolciarie da forno valgono 1 miliardo di euro di fatturato e i maggiori consumatori di merendine sono gli adulti.
I bambini fino a 10 anni consumano solo il 22% del totale di merendine vendute e i ragazzi da 11 a 14 anni solo il 9%.Gli "habitué" di questi snack preconfezionati sono soprattutto under 35 (il 59%), ma consumano merendine anche i 40-50enni e,un po' meno, gli over 60. Le più amate dagli adulti, afferma Aidepi, sono le stesse che mangiavano da piccoli, a confermare un forte legame emozionale verso il prodotto: in testa quellatipo brioche (che è amata soprattutto dai più giovani under 35)seguita da quella a base di pasta frolla e poi a base di pan di Spagna.
A consolidare i consumi di snack monoporzione, secondo un ultimo report Aidepi pubblicato a distanza di dieci anni dalla firma del protocollo d'intesa con il ministero della Salute, il contenuto di zuccheri ridotto dall'industria alimentare nell'ultimo decennio del 30%, insieme a una riduzione del 20% dei grassi saturi e del 21% del contenuto calorico.
''L'impegno volontario per la riformulazione dei prodotti è andato anche oltre - conclude l'industria dolciaria - gli obiettivi del protocollo d'intesa firmato tra Aidepi e il Ministero della Salute nel 2008. A dimostrazione di un settore virtuoso che fa dell'innovazione di prodotto - dove investe il 2% del suo fatturato - un suo must".
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