PALERMO. Goldrake compie 40 anni. Il leggendario "robottone" creato nel 1975 dal mangaka giapponese Go Nagai irrompeva sui teleschermi degli italiani per la prima volta in assoluto il 4 aprile 1978. Erano le 18.45 quando Maria Giovanna Elmi introduceva su Rete 2 (l'odierna Rai 2), all'interno del contenitore serale "Buonasera con...", l'anime che avrebbe fatto da apripista a tutte le produzioni giapponesi degli anni seguenti.
Una novità assoluta che ben presto si trasformò in una vera e propria Goldrake-mania, con indici di ascolto alle stelle e l'immagine del robot che finì su centinaia di prodotti diversi: fumetti, libri, dischi, maschere di carnevale, accappatoi, lenzuola, cartelle per la scuola, astucci, tatuaggi lavabili e modellini invasero i negozi di tutta Italia.
La lotta di Actarus contro l'impero Vega, tra trasformazioni fantascientifiche, epici scontri tra cyborg e viaggi intergalattici, conquistò il pubblico trascinato anche dalla sigla iniziale: "Si trasforma in un razzo missile con circuiti di mille valvole tra le stelle sprinta e va. Mangia libri di cibernetica, insalate di matematica e a giocar su Marte va", un testo diventato un vero e proprio tormentone.
La Rai acquistò la serie dalla Francia insieme alla guida informativa chiamata atlas e per questo motivo la dicitura "Atlas Ufo Robot" fu scambiato per il titolo originario dell'anime. Dettaglio di poco conto perché i 71 episodi del prodotto Toei Animation restano in ogni caso una pietra miliare della cultura pop degli anni '70.
Caricamento commenti
Commenta la notizia