ROMA. Avvistamenti di Ufo in calo nel 2017, secondo i dati del Cun, il Centro ufologico nazionale: gli Oggetti volanti non identificati segnalati sui cieli italiani sono stati infatti 110, contro i 118 del 2016. Nel 2015, tuttavia, erano stati 'solo' 98.
Gli avvistamenti del 2015 costituiscono il picco negativo di un trend complessivamente in discesa e che ha visto nel 2009 l'anno con il maggior numero di segnalazioni: ben 457. Il numero è sceso a 414 nel 2010 e poi si è dimezzato negli anni successivi: 210 nel 2011, 227 nel 2012, 223 nel 2013 e appena 135 nel 2014.
Tra le segnalazioni del 2014 ce n'è però una che gli ufologi del Cun definiscono di "alta credibilità, con indagini svolte a livello istituzionale": si tratta dell’avvistamento avvenuto a Pariana di Massa (Massa Carrara), il 5 aprile, inserito anche nel registro 'ufficialè dell’Aeronautica militare, insieme ad altri sette casi verificatisi quell'anno. Sono alcuni cittadini della piccola frazione ad avvistare un oggetto di forma circolare, di colore «blu elettrico intenso» a soli cinque metri dal suolo: si muoveva a velocità «elevata» con moto «rotatorio antiorario», si legge nel rapporto agli atti dell’Arma azzurra.
Secondo il Centro ufologico nazionale, rispetto alla gran mole di segnalazioni che arrivano, dalle fonti più disparate, "la media dei casi attendibili si ferma ad una percentuale del 5-10".
Un numero che resta comunque molto superiore a quello delle statistiche dell’Aeronautica militare, che è l’organismo istituzionalmente incaricato di raccogliere e verificare le segnalazioni di Ufo o, in italiano, Ovni (Oggetti volanti non identificati). L’indagine tecnica condotta dai militari ha essenzialmente lo scopo di garantire la sicurezza del volo e nazionale: se l’oggetto misterioso non è un pallone sonda, un aeroplano tracciato dai radar o comunque un fenomeno noto, allora a tutti gli effetti viene classificato come Ufo. Il che non vuol dire che gli alieni sono tra noi: «significa solo che non è stato possibile individuare una giustificazione tecnica o naturale di quel fatto», spiegano all’Aeronautica, precisando che non è compito loro esprimersi sull'attendibilità dell’avvistamento.
Gli ultimi dati messi a disposizione dalla Forza armata, ed ancora inediti, riguardano il 2016, con quattro segnalazioni (contro le 118 del Cun): l’8 febbraio a Pieve d’Alpago (Belluno), dove un cittadino ha visto, in pieno pomeriggio, una luce che procedeva a zig-zag a circa 2.000 metri dal suolo; il 15 agosto in località Porto Verde di Misano Adriatico (Rimini), alle 14.34, quando un’altra persona ha avvistato ad alta quota due gruppi di oggetti «di forma sferoidale», un gruppo bianco e un altro bianco e rosso-arancio; infine, il 23 settembre e il 4 dicembre, a Spinea (Venezia): due avvistamenti (nella scheda dell’Aeronautica non è precisato se fatti dalla stessa persona) di «numerosi oggetti di forma circolare», a 300 metri dal suolo, nel primo caso, e di due oggetti, uno di forma imprecisata e l'altro circolare, a quota non definita, nel secondo caso. Sempre stando ai dati dell’Aeronautica, nel 2015 le segnalazioni sono state solo due e otto nel 2014. Dal 1972 a tutto il 2016 sono stati 459 gli avvistamenti 'ufficiali' di Ufo in Italia.
Tornando ai numeri del Cun, dei 110 avvistamenti del 2017 il numero più alto si è registrato in Lombardia, con 21 casi. A seguire Veneto (13), Lazio (11), Toscana (10), Emilia Romagna (9), Piemonte (7), Campania, Marche, Puglia e Liguria (5 casi ciascuna), Abruzzo e Sardegna (3), Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Valle d’Aosta (2), Umbria (1). Per quattro segnalazioni, infine, non è specificata la regione.
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