ROMA. Superato il ponte dell'Immacolata, inizia il conto alla rovescia per l'arrivo del Natale.
Festa piena di luci, regali, incontri, feste e... cibo. Sì perchè il Natale è anche questo. Pietanze a ripetizione, e linea messa a dura prova da menu strabordanti di ogni genere di prelibatezza. C'è chi punta al pesce, c'è chi invece alla carne. Chi decide di cucinare in casa, e chi decide di optare per un pranzo fuori.
La parola d'ordine, in ogni caso, è sempre la stessa: mangiare.
Le calorie di troppo iniziano a prendere il sopravvento, mandando in tilt ogni buon proposito di alimentazione sana ed equilibrata. Spazio dunque a grassi, carboidrati, proteine mangiati in quantità nettamente superiore alla norma.
Ma come difendersi?
In effetti, lo dice addirittua il nutrizionista Pietro Migliaccio, "fare la dieta il giorno di Natale è assurdo". "Limitare i danni" comunque è possibile: "Basta utilizzare le settimane che precedono le festività per seguire una dieta base e perdere quei due o tre chili. Giusto per arrivare ai giorni di festa con la 'coscienza a posto'".
Il segreto dunque sta nel seguire una dieta di compenso. Insomma, se la vigilia di Natale, il 25 e il 26 dicembre non ci si è trattenuti, serve massima attenzione nei giorni successivi ed entro il 31.
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