BOLOGNA. Salgono a nove i magnifici chef della cucina italiana secondo la Guida Michelin. A conquistare la nona terza stella è Norbert Niederkofler del ristorante St. Hubertus di San Cassiano (Bolzano) che si affianca agli altri otto grandi ristoranti italiani. Fra chi scende, invece, il ristorante 'Cracco', gestito dal notissimo chef Carlo Cracco, a Milano, che passa da due a una stella. Nell'edizione 2018 della 'bibbia' della ristorazione mondiale, presentata a Parma, ci sono anche tre new entry fra le due stelle, mentre 22 sono le novità tra i ristoranti premiati con la prima stella. Con 356 locali segnalati 'stellati' l'Italia si conferma la seconda selezione più ricca del mondo. Le altre restanti tre stelle sono Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull'Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano. La guida Michelin 2018 propone 5.300 fra alberghi e ristoranti con 2086 tipi diversi di piatti. Attenzione anche ai prezzi con 504 ristoranti in grado di offrire un pasto completo a meno di 25 euro. I SICILIANI. Sono quattordici i ristoranti siciliani inseriti nella celebre guida Michelin Italia 2018, alla 63\\esima edizione. Nessuna new entry ma piuttosto conferme dei risultati conquistati nella precedente edizione. Sono 4 i ristoranti ad avere raggiunto le due ''stelle'', assegnate dalla ''rossa'' più celebre: La Madia di Licata (Ag), il Principe di Cerami a Taormina (Me), il Duomo e la Locanda di Don Serafino a Ragusa. I ristoranti premiati, invece, con una ''stella'' sono dieci: il Coria di Caltagirone (Ct), Shalai a Linguaglossa (Ct), Signum a Salina (Me), il Cappero a Vulcano (Me), la Capinera a Taormina (Me), i Pupi a Bagheria (Pa), il Bye Bye Blues a Palermo, il Bavaglino a Terrasini (Pa), Accursio a Modica (Rg) e la Fenice a Ragusa.