ROMA. L’Orango di Tapanuli (Pongo tapanuliensis), che vive unicamente nelle foreste di montagna nel nord dell’isola di Sumatra, in Indonesia, con non più di 800 individui, è la grande scimmia più minacciata di tutto il pianeta.
Un team internazionale di ricercatori ha descritto questa nuova specie di grande scimmia nella rivista Current Biology indicando che vive esclusivamente in circa 1.100 chilometri quadrati di foresta di montagna nell’area di Batang Toru. Lo riferisce il Wwf chiedendo un’azione urgente per rivedere le proposte di utilizzo e sviluppo nell’area in cui vivono gli oranghi.
La popolazione di Batang Toru è stata scoperta scientificamente nel 1997 e solo nel 2013, quando è stato recuperato lo scheletro di un orango maschio adulto ucciso in un conflitto con l’uomo, il ricercatore Matthew Nowak con i suoi colleghi del programma SOCP hanno potuto dimostrare l’unicità della popolazione di Batang Toru.
Il cranio è risultato piuttosto diverso da altri teschi di oranghi studiati fino ad oggi e per verificare se si trattasse di una nuova specie è stato compiuto il più grande studio genomico mai realizzato su una popolazione di oranghi selvatici. Secondo gli studi, la popolazione di Batang Toru si sarebbe isolata da tutte le altre da almeno 10-20 mila anni.
L’area di Batang Toru è una delle priorità di conservazione del Wwf Indonesia che da anni si batte per proteggerla dagli interessi di sviluppo e sfruttamento.
«Le foreste di Batang Toru - spiega l’ong - sono sottoposte a forti pressioni antropiche dovute alla deforestazione per l’estrazione di minerali, alla costruzione di dighe idroelettriche, alla caccia e comunque alla penetrazione umana nella foresta vergine».
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