PALERMO. La commemorazione dei defunti, festa dedicata al ricordo di chi non c'è più ma anche occasione per i più piccoli di ricevere i tanto attesi doni.
Ma come mai questa a questa ricorrenza è legata la consuetudine di regalare giocattoli ai bambini?
Spulciando fra le origini di questa festa, e fra i riti ad essa annessi, c'è quella proveniente dall'America Centrale dove è tradizione visitare i cimiteri così da addobbare le tombe con fiori ma anche con giocattoli (nel caso in cui il defunto sia un bambino) o alcolici.
Cercando altre connessioni, leggenda narra che nella notte fra l'1 e 2 novembre, i morti inizino a vagare per la città in cerca di dolci e giocattoli per tutti i bambini a loro cari.
Requisito richiesto ai più piccoli per potersi aggiudicare i tanto ambiti doni è quello di essersi comportati bene durante tutto l'anno, ma che abbiano anche pregato per i defunti appunto.
E' allora che i bambini, in attesa di questo importante appuntamento, prima di andare a letto, lasciano un cesto sotto il letto che, secondo tradizione appunto, sarà poi riempito dai doni dei morti.
Alcuni di questi regali saranno anche nascosti in giro per casa. Ed ecco che, fatto giorno, i bambini iniziano una vera e propria "caccia al tesoro".
Ricollegandosi al famoso carbone della Befana, ai bambini che non si sono comportati bene, i morti verranno a grattugiare i piedi.
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