NEW YORK. Mentre Harvey Weinstein è sempre più solo Asia Argento, rispondendo su twitter alla catena di solidarietà rilancia: «#quellavoltache un regista/attore italiano tirò fuori il suo pene quando avevo 16 anni nella sue roulotte mentre parlavamo del "personaggio'». Lei non fa il nome, anche se in un altro post spiega che ''questo è il momento di parlare non di minimizzare''. Asia poi sempre intervenendo su twitter, dove raccoglie migliaia di messaggi di solidarietà, racconta un terzo caso di violenza quando aveva 26 anni e ''un grosso regista statunitense (con il complesso di Napoleone) mi dette la droga dello stupro e mi violentò mentre ero incosciente''. Intanto Weinstein dopo essere stato licenziato in tronco, ripudiato dalla moglie e dal fratello, cacciato dal club degli Oscar, ora anche Emmanuel Macron ha ordinato di ritirargli la Legion d'Onore, la più prestigiosa decorazione di Francia. Intanto si allunga di ora in ora la lista delle donne che lo accusano di molestie o violenze sessuali, cosi' come quella di chi lo attacca con sdegno. "E' la fine di un'era terribile, ha commentato Mia Farrow, che si è detta orgogliosa della decisione dell'Academy di sospendere a vita Weinstein: "Harvey è fuori. Ora ce ne sono altri". Parole che fanno tremare ancor di più Hollywood, dove oramai si respira un'aria da vera e propria caccia alle streghe, per scovare veri o presunti molestatori o solo chi tra manager e star sapeva ed ha coperto o solamente taciuto. Più sfumate le parole dell'ex compagno della Farrow, Woody Allen, che si e' detto "rattristato" per Weinstein, lui che in passato ha dovuto difendersi da accuse pesantissime di molestie verso la figlia minorenne adottiva. Allen spiega di non aver mai saputo nulla delle vicende emerse negli ultimi giorni: "Ho sentito in passato alcune voci sui comportamenti di Weinstein, ma non queste storie orribili che stanno venendo fuori adesso". Intanto lo scandalo si allarga oltre i confini di Hollywood. Salgono infatti a a quattro i presunti episodi di abusi sessuali contestati a Weinstein nel Regno Unito, con Scotland Yard che sta indagando su altri tre episodi. E a tirare in ballo Donald Trump nella vicenda Weinstein e' la più acerrima nemica del tycoon, Hillary Clinton: "Abbiamo appena eletto alla presidenza una persona che ha ammesso molestie sessuali...", ha affremato in una intervista televisiva, rispondendo a chi gli chiedeva se non fosse sorpresa dalle accuse che hanno travolto il produttore da lei ben conosciuto, avendo finanziato la campagna elettorale della ex first lady. La replica da una delle giornaliste piu' popolari dell'emittente conservatrice Fox News, Tomi Lahren: "Hillary e' un ipocrita, e' ancora sposata con Bill".