Giovedì 19 Dicembre 2024

Meditazione ed esercizi mentali cambiano cervello e comportamenti

ROMA. Brevi pratiche mentali quotidiane, come semplici esercizi di meditazione (ad esempio incentrati su tecniche di respirazione) sono in grado di indurre cambiamenti morfologici (aumento dello spessore della corteccia cerebrale) nel cervello cui seguono cambiamenti 'comportamentali' dell'individuo, anche se non è esperto ed è la prima volta che si trova alle prese con queste pratiche meditative o mentali. Lo rivelano i risultati di due studi entrambi pubblicati sulla rivista Science Advances, e frutto di un maxi-progetto di ricerca chiamato ''Re Source Project'', condotti da esperti del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences a Leipzig. La doppia ricerca ha coinvolto individui di 20-55 anni,tutti non esperti di pratiche meditative e di training mentale. Nel primo lavoro, diretto da Sofie Valw, si è visto che una pratica quotidiana di meditazione mind fullness (con istruzioni settimanali da parte di un operatore) svolta individualmente ola pratica di altri esercizi mentali svolti in coppia (ad esempio basati sullo scambio di esperienze quotidiane etc) producono nel giro di alcuni mesi modifiche morfologiche della corteccia cerebrale visibili con una risonanza magnetica; a queste modifiche seguono miglioramenti nella sfera dell'attenzione, della compassione verso gli altri e nella abilità di comprendere i pensieri e i punti di vista altrui. Nel secondo studio, diretto da Veronika Engert, altre pratiche ed esercizi mentali (svolti da soli e in gruppo) hanno dimostrato la capacità di ridurre lo stress (misurato anche congli ormoni dello stress tra cui il cortisolo). Secondo i ricercatori questo lavoro suggerisce la possibilità di sviluppare semplici interventi low-cost basati sulla pratica quotidiana di esercizi mentali e meditazione per prevenire malattie legate allo stress, ma anche approcci da utilizzare in settori diversi dall'ambito clinico per favorire lo sviluppo di abilità sociali nelle persone.

leggi l'articolo completo