Da Apple Watch a iOS 11, ecco le prime criticità Apple: le lamentele degli utenti per Wifi e bluetooth
ROMA. A pochi giorni dal lancio di nuovi prodotti che attendono la prova del mercato, Apple deve fare i conti con le prime criticità. A partire dai problemi di connettività dei rinnovati Apple Watch, la vera novità del dispositivo, per finire con le lamentele degli utenti su alcune innovazioni introdotte su iOS 11, il sistema operativo per iPhone e iPad. Mentre la concorrenza incalza: Google torna nel settore degli smartphone, comprando un pezzo della taiwanese Htc. La questione più seria per il colosso di Cupertino è quella che riguarda l’Apple Watch 3, che domani arriva nei negozi. Il suo punto di forza, la connettività cellulare che lo slega dall’iPhone, pare essersi trasformato in un tallone d’Achille. I primi a recensire il prodotto hanno riscontrato che il dispositivo cerca di agganciarsi ad una rete WiFi sconosciuta piuttosto che collegarsi a internet tramite rete cellulare Lte. Un malfunzionamento dovuto al software, come ammesso dalla stessa Apple. La compagnia sta indagando sul problema e conta di risolverlo con un aggiornamento futuro del software. Nel frattempo la grana non è da poco, soprattutto per l’immagine. A questa criticità dell’Apple Watch 3, si aggiungono le lamentele di alcuni utenti su innovazioni introdotte su iOS 11, disponibile dal 19 settembre. Riguardano le modalità per spegnere i segnali Wi-Fi e Bluetooth da iPhone e iPad che richiederebbero più passaggi rispetto al passato. Il rinnovato 'Centro di controllo', cui si accede per le operazioni veloci, ora infatti consente solo di disconnettere le connessioni esistenti ma non di spegnerle completamente. L’opzione ha lasciato perplessi anche alcuni esperti di sicurezza. Lasciare sempre aperte le connessioni WiFi e Bluetooth anche se inutilizzate, spiegano al Guardian, oltre a consumare batteria vuol dire lasciare una porta aperta a eventuali attacchi hacker. Sempre legato a iOS 11 è il ritardo, annunciato dalla stessa Apple, di una delle funzioni più attese, quella per scambiarsi soldi in chat, al momento prevista solo per gli Stati Uniti. Secondo dati non ufficiali, diffusi dalla compagnia Mixpanel, il nuovo sistema operativo di Cupertino sta infine registrando uno dei più lenti tassi di adozione: a 24 ore dal lancio risultava installato sul 10% dei dispositivi. Per iOS 10 la percentuale fu di quasi il 15%. Tra i fattori che potrebbero aver spinto gli utenti ad aspettare, secondo gli analisti, anche il fatto che iOS 11 renda inutilizzabili diverse applicazioni, quelle non progettate in versione avanzata di codice, a 64 bit. Si tratta di app vecchie, ma non del tutto scomparse.