ROMA. Il forno programmabile per la cena, le luci che creano l’atmosfera giusta con uno schiocco di dita, il frigo che manda un messaggino quand’è finito il latte: la casa avveniristica e super tecnologica è destinata a diventare reale.
Ma non nell’immediato.
Per i comuni mortali, infatti, l'abitazione davvero intelligente oggi non deve stupire con effetti speciali, ma proteggere al meglio chi vi sta dentro.
A fotografare i desideri dei consumatori è un sondaggio condotto dai ricercatori di Strategy Analytics. Gli europei, dicono i dati, sono cinque volte più propensi a dotarsi di allarmi antincendio e sistemi di notifica delle emergenze, piuttosto che di tapparelle in grado di alzarsi da sole all’orario prestabilito.
Messi a confronto con la casa 'smart', fatta di oggetti connessi a internet e controllabili da remoto con lo smartphone, seimila cittadini del Vecchio Continente hanno privilegiato la sicurezza.
Tra le soluzioni hi-tech più desiderate hanno scelto i sensori che rilevano una perdita d’acqua e le valvole che chiudono l’impianto idrico in automatico, le videocamere con cui dare un’occhiata al soggiorno quando si è in ufficio e i sistemi che simulano la presenza di persone all’interno della casa, insieme ai termostati regolabili dal tablet. Ha invece poco appeal la tecnologia applicata a luci, cancelli e serrande.
L’attenzione alla sicurezza è ben presente anche oltreoceano. Sempre secondo gli analisti, l’americano medio è 12 volte più disposto a comprare un allarme antincendio che non un sistema di irrigazione programmabile via telefono.
E gli italiani non fanno eccezione. In base a un’indagine pubblicata nei mesi scorsi dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, nel 2016 il giro d’affari della casa connessa ha raggiunto in Italia i 185 milioni di euro, con il 26% dei connazionali che già dispone di almeno un oggetto intelligente e connesso nella propria abitazione e il 58% che pensa di comprarlo.
I prodotti per la sicurezza - serrature, videosorveglianza, sensori di movimento - sono i preferiti, seguiti da quelli per riscaldamento, climatizzazione e gestione degli elettrodomestici da remoto.
Il quadro è però destinato a cambiare nei prossimi anni, quando l’innovazione domestica mostrerà il suo potenziale anche in altri ambiti. Gli analisti di Grand View Research non hanno dubbi: nel 2025 il mercato della casa smart varrà 130 miliardi di dollari a livello globale, e darà vita a una rivoluzione sia nelle cucine, sia nelle modalità d’intrattenimento da salotto.
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