PISA. Caudillo, il cavallo di Andrea Bocelli, si è imbizzarrito improvvisamente e si è impennato più volte, l'ultima delle quale disarcionando il cantante e scaraventandolo a terra, dove l'artista ha sbattuto la testa procurandosi un trauma cranico e un trauma sacrale che per ore ha tenuto in ansia lo showbiz di tutto il mondo e i suoi milioni di fans.
Poi il messaggio del tenore sulle sue pagine social ha rassicurato tutti: "Carissimi so che vi siete preoccupati, ma ora sto bene".
E verso le 19 il ritorno a casa. "Ho la testa dura, non vedo l'ora di tornare a cavallo" le sue parole all'uscita dall'ospedale di Pisa, dove era stato trasportato. L'incidente è avvenuto nella tenuta di Bocelli, al Poggioncino, nelle terre di famiglia a Lajatico, incantevole borgo del pisano dove è nato il tenore e che da sempre è il suo buen retiro immerso nel verde di una Toscana bellissima e insieme ai suoi adorati cavalli. Con l'artista c'era la moglie Veronica Berti che nel pomeriggio ha incontrato i giornalisti all'ospedale di Cisanello, dove il marito era stato trasferito in elisoccorso:
"Ringraziando il cielo è andato tutto bene. Stiamo facendo gli ultimi accertamenti e poi torneremo a casa. Le cose capitano a chi le fa e Andrea va a cavallo da sempre. Era appena salito in sella all'animale quando questo si è impennato più volte, lui voleva scendere ma non ha fatto in tempo ed è stato disarcionato".
Stasera alle 21.25 Rai 1 trasmetterà il grande concerto che Bocelli ha registrato la scorsa settimana al Colosseo, mentre è ancora in forse la partecipazione del tenore annunciata da tempo all'anteprima mondiale del film sulla sua vita in programma domenica a Firenze, alle 19 all'Odeon, quando sarà proiettato il film 'La musica del Silenzio' di Michael Radford. Appena martedì sera il cantante era stato protagonista di un evento unico con un concerto di beneficenza promosso dalla Fondazione Arpa, di cui è presidente onorario, al teatro Verdi di Pisa. Dopo avere cantato l'Ave Maria di Schubert per rendere omaggio alle vittime dell'alluvione di Livorno, si è esibito
diretto da un robot appositamente progettato e sviluppato per l'occasione nell'ambito del primo Festival internazionale della robotica che si è concluso a Pisa ed è stato organizzato dal chirurgo di fama internazionale Franco Mosca, amico
personale del tenore di Lajatico.
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