ROMA. E' in corso una tempesta magnetica causata dall'eruzione solare del 4 settembre: la bolla di plasma emessa dal Sole ha colpito la Terra stamattina alle 5 (ora italiana) e la tempesta associata sta disturbando le comunicazioni radio nelle regioni polari.
Intanto per domani è previsto l'arrivo della seconda nube di particelle, emessa ieri dall'eruzione solare più intensa degli ultimi 11 anni, mentre si sta valutando se le onde radio emesse dal Sole durante quest'ultima eruzione stiano già provocando problemi ai Gps.
''Quella in corso è una tempesta magnetica di moderata intensità, che sta creando problemi alle comunicazioni radio nelle regioni polari'' ha detto Mauro Messerotti, dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), consigliere per il meteo spaziale della direzione scientifica dell'Inaf e dell'università di Trieste.
Intanto, ha aggiunto, ''è stato confermato che anche l'intensa eruzione di ieri ha scagliato nello spazio una bolla di plasma e il suo arrivo è previsto domani''.
La tempesta magnetica attesa domani dovrebbe essere più intesa rispetto a quella di oggi. Secondo le previsioni dell'Agenzia americana per l'Atmosfera e gli Oceani (Noaa), la tempesta prevista l'8 settembre dovrebbe essere di classe G3 nella scala che va da 1 a 5.
Per Messerotti, il fenomeno potrebbe causare disturbi e persino black out alle comunicazioni radio nelle regioni polari e anche a latitudini più basse. Inoltre si potrebbero verificare anche problemi all'elettronica dei satelliti. Tuttavia, ha aggiunto, ''questi ultimi non dovrebbero essere rilevanti perché i satelliti sono abbastanza robusti''. Invece, ha proseguito il fisico solare ''si sta valutando se le onde radio emesse dal Sole durante l'intensa eruzione stiano creando interferenze nel sistema Gps''.
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