Lunedì 18 Novembre 2024

Disegnare scarabocchi gratifica il cervello e allenta lo stress

MILANO. Scarabocchiare allenta lo stress perché 'accende' nel cervello il circuito della gratificazione, al pari di altre semplici attività artistiche come colorare e disegnare a mano libera. Lo dimostra uno studio della Drexel University di Philadelphia pubblicato su 'The Arts in Psychotherapy'. «Sembra esserci un piacere intrinseco nello svolgere attività artistiche, indipendentemente dal risultato ottenuto», spiega la ricercatrice Girija Kaimal. «A volte siamo critici nei confronti delle nostre opere perché abbiamo internalizzato i giudizi sociali che indicano cosa è buona o cattiva arte, e dunque chi è dotato e chi no. In questo modo - sottolinea l’esperta - rischiamo di negarci una semplice fonte di gratificazione per il cervello». I ricercatori lo hanno scoperto chiedendo a 26 volontari di eseguire tre banali attività artistiche: scarabocchiare un cerchio stampato su un foglio, colorare le figure geometriche di un mandala e disegnare a mano libera. Durante gli esercizi, i partecipanti hanno indossato sulla testa una fascia ricca di sensori per monitorare il flusso di sangue nel cervello con la tecnica di spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso. I dati hanno rivelato un aumento dell’afflusso di sangue (e dunque di attività) nella corteccia prefrontale, una regione del cervello che fa parte del circuito della gratificazione e che regola pensieri, sentimenti e azioni: il picco si è avuto durante il disegno degli scarabocchi, ma il numero di persone coinvolte nello studio è troppo basso per avere risultati statisticamente significativi che permettano di trarre conclusioni. Altro dato importante è che dopo gli esercizi di arte-terapia, i partecipanti hanno dichiarato di sentirsi più creativi e capaci di risolvere problemi. Ciò significa che è possibile «evocare emozioni positive facendo arte, soprattutto scarabocchiando», aggiunge Kaimal. «Tutti abbiamo fatto scarabocchi e potremmo rivalutarli come una piacevole attività davvero democratica, indipendente dall’abilità e libera da ogni giudizio».

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