ROMA. Festeggiare sì, ma con moderazione. Magari rimandando l’esplosione di gioia di qualche ora, per godersi il momento lontani da occhi indiscreti. Ecco il copione dell’ultimo giorno di lezioni per migliaia di studenti. I tempi del caos totale fuori dai cancelli sembrano essere un ricordo del passato. Oggi si preferisce celebrare l’inizio ufficiale delle vacanze estive altrove. Sempre se si decide di farlo. Perché, stando a un sondaggio di Skuola.net effettuato su più di mille ragazzi, la maggior parte non vive più l’ultima campanella con particolare euforia. Ma quali sono i modi preferiti dagli studenti per godersi questa giornata? Skuola.net lo ha scoperto intervistando 1000 studenti di scuole medie e superiori. 10. Dichiarazione d'amore Il momento intimo per eccellenza. Qualcuno – il 3% degli intervistati – ha confessato di aspettare questo giorno da mesi, per dichiararsi a quel ragazzo/ragazza che vede da mesi girare per i corridoi di scuola o tra i banchi della propria classe. Con tre mesi di vacanza davanti ci si può godere appieno l’inizio di una storia d’amore. 9. Scherzi a compagni e professori Ma ci sono anche quelli che non vogliono ‘impegnarsi’ e preferiscono buttarla sullo scherzo. Così, un altro 3%, ha detto di aver messo da tempo in cantiere il tranello perfetto. I meno coraggiosi puntando come obiettivo un compagno di classe, i più arditi scegliendo un professore come vittima designata. 8. Tornei sportivi a scuola Quale modo migliore di una bella partita a calcio o a pallavolo per scaricare l’adrenalina accumulata durante le ultime settimane di scuola? La pensa così il 3% di studenti che hanno organizzato un torneo sportivo per animare la mattinata. 7. Interrogazioni e compiti in classe Ma l’ultimo giorno di scuola non è solo gioia e divertimento. Ci sono alcuni studenti – il 5% del totale - che hanno passato queste ore seduti al banco, o peggio ancora, in piedi di fianco alla cattedra. Molti professori, infatti, hanno deciso di approfittare degli scampoli finali dell’anno per aggiustare alcuni voti con interrogazioni e compiti in classe. 6. Saltare la scuola L’esatto contrario di quello che ha fatto l’8% dei ragazzi intercettati dal sondaggio. Loro a scuola non ci sono proprio andati, preferendo andare a zonzo per la città o al mare (chi ha la fortuna di averlo a portata di mano) assieme agli altri compagni di classe. Anticipando di un giorno le vacanze. 5. Concerto o festa a scuola Per gli amanti dei gruppi allargati e del divertimento di massa un’uscita con una decina di persone non poteva bastare. Così il 10% dei ragazzi ha pensato di chiedere il permesso per organizzare una festa o un concerto nel cortile di scuola. Magari coinvolgendo pure i prof. 4. Cena assieme ai professori Docenti che, nel 13% dei casi, sono così apprezzati dalla classe da essere invitati dai ragazzi a cena fuori con loro. Un modo per cementare un rapporto che, inevitabilmente, all’interno delle mura di scuola deve mantenersi piuttosto formale. Ma, nella vita di tutti i giorni, avere un prof del cuore può essere un vero tesoro. 3. Uscita di gruppo dopo la scuola Sono più o meno gli stessi – sempre attorno quota 13% - che invece non vogliono intrusioni dall’esterno e optano per un’uscita pomeridiana o serale con liste d’invitati rigorosamente ristrette: entrano solo i veri amici. Sono stati sotto controllo per un anno, oggi proprio no. 2. Battaglia di gavettoni Un grande classico: il lancio di palloncini pieni d’acqua è da sempre il simbolo dell’ultimo giorno di scuola. Negli anni, però, questa usanza ha assunto le forme più disparate: dalle bottiglie riempite sotto le fontanelle e spruzzate addosso ai compagni tipo idranti al lancio di uova mista a farina. E, nonostante il clima da guerriglia urbana generato ogni volta, continua ad essere l’opzione preferita dal 18% degli studenti. 1. Un comune giorno di scuola Ma, come detto, tantissimi ragazzi – circa 1 su 4 – non vedono l’ora di finire l’anno scolastico e di non pensare più a compiti e interrogazioni. Solo questo. Così, attenderanno l’ultima campanella’ come se fosse un giorno qualunque per poi uscire dalla classe e iniziare a godersi le meritate vacanze. Ma, su questa decisione, potrebbe esserci lo zampino dei presidi. I divieti imposti potrebbero aver fatto passare la voglia a molti studenti.