ROMA. Tra il 2014 e il 2017 la percentuale di fumatori nell'Ue è rimasta stabile, ma aumentano i giovani che consumano prodotti del tabacco, abitudine che si conferma più radicata nei paesi del Sud Europa. E' quanto emerge dai dati Eurobarometro pubblicati oggi, nella Giornata mondiale anti-tabacco. Il 26% degli intervistati nell'ambito del nuovo sondaggio si dichiara fumatore, lo stesso dato del 2014, oltre le metà (53%) non ha mai fumato, mentre il tasso di consumatori di tabacco nella fascia di età tra 15 e 24 anni è cresciuto dal 24 al 29%.
In alcuni paesi del Sud-Europa in particolare il fumo si mostra vizio duro a morire: più di un terzo degli intervistati in Grecia (37%), Bulgaria (36%), Francia (36%) e Croazia (35%) sono fumatori, mentre in Italia il dato si ferma al 24%. Le percentuali di fumatori più basse si trovano in Svezia (7%) e Regno Unito (17%).
La maggioranza degli intervistati (63%) pensa che l'uso di sigarette elettroniche dovrebbe essere vietato in luoghi dove esistono divieti di fumo e il 46% è favorevole al 'plain packaging' per le sigarette, vale a dire i pacchetti uniformi ed anonimi senza marchi e colori.
La prossima indagine è prevista per il 2019/2020, quando si potrà valutare il primo impatto della direttiva sui prodotti del tabacco, entrata in vigore il 20 maggio scorso.
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