MILANO. «Per me, ho vinto: tornando indietro, magari sarei stato più lucido, però avrei firmato per il secondo posto dietro un ballerino, da primo sei più esposto alle critiche».
Per Riccardo Marcuzzo in arte Riki, la vittoria è arrivata anche senza coppa, come racconta il giovane cantautore, fresco di finale di Amici. Una vittoria personale che parte dal primo posto della classifica FIMI degli album più venduti, raggiunto con l’EP di esordio 'Perdo le parole'.
Nei sette brani l’artista esplora soprattutto il lato danzereccio ed elettronico della sua musica: «Dentro Amici ho scelto di divertirmi e divertire, per questo il disco è così uptempo e fresco, ma ho molte ballad nel cassetto che metterò nel secondo disco, al quale voglio cominciare a lavorare prestissimo, subito dopo la fine del tour in-store».
La scelta di un EP più spinto sul ritmo, ora sensuale come nel singolo 'Sei mia', ora tirato come nel brano 'Polaroid’ giunto al terzo posto della top 10 dei singoli, discende da un lavoro cominciato lo scorso anno con Riccardo Scirè, prima ancora di Amici, e proseguito nell’EP, dove Sciré si divide gli impegni produttivi con Fabrizio Ferraguzzo:
«Con Riccardo abbiamo fatto ricerche sui suoni di maestri del pop come Max Martin, ma mi ha anche influenzato molto l’ultimo disco di Justin Bieber».
Riki non ha problemi ad ammettere che la via sonora di 'Perdo le parole' è anche frutto delle dinamiche stagionali del talent:
"Il programma è come una gravidanza, e quando il 'bambino' nasce a fine maggio deve essere pronto per l’estate: forse altre canzoni avrebbero potuto darmi più spessore, ma non sono pentito di questa scaletta".
Comunque il cantautore si dice pronto al prossimo passo:
«Ho già in testa il secondo disco, sarà fantastico: un disco più invernale, con più equilibrio tra pezzi freschi e ballate, e la fortuna è che ho tanti brani già pronti che sarebbero solo da mettere a punto. Come 'Frena', un inedito, che parla di un momento di stallo della vita, e paradossalmente non è una ballad: me la immagino già come brano d’apertura dell’album».
La traiettoria artistica che il giovane cantante lombardo intravede per sé è segnata da scelte come quella della cover di 'Oroscopò di Calcutta, interpretata nella finale di sabato scorso:
«Mi piaceva perché è una canzone estiva che si porta dentro qualcosa di profondamente cantautorale: è questa la direzione che ho cercato ad Amici e che voglio proseguire».
Ma nonostante i primi posti nelle classifiche e l’affetto del pubblico, segnalato anche dal seguito di migliaia di fan che lo hanno accolto già a Roma nella prima tappa del suo in-store, il cantautore non si sente 'arrivato':
«Voglio crescere e imparare, sia dal punto di vista dei testi che dal punto di vista tecnico: Elisa, che è sempre stata molto schietta, mi ha detto in faccia che vedeva in me un grande potenziale, ma che ero solo al 20 o 30% delle mie possibilità e avrei potuto stupire solo studiando. Ora il mio sogno è crescere, anche a livello vocale».
Il tour in-store di Riki toccherà oggi pomeriggio il Mondadori Megastore di Piazza Duomo a Milano, dove sono attese migliaia di persone: il tour toccherà tutta Italia passando prossimamente da Bologna, Torino, Palermo, Napoli, Salerno, Firenze, Reggio Emilia e Genova, tra le altre, per una lunga tournée in programma fino al 4 luglio.
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