ROMA. Gli italiani riscoprono la voglia di stare davanti ai fornelli e trascorrono in media un’ora e mezza per preparare i pasti durante il giorno, con un aumento del 20% del tempo rispetto allo scorso anno. E sono soprattutto i giovani maschi a indossare il grembiule per passione e svago e anche per stupire gli amici. A sottolineare il ritorno di fiamma degli italiani rispetto a pentole e padelle, sulla scia di quanto facevano le nonne, è la Coldiretti su elaborazioni di una ricerca Ipsos. Per l’organizzazione agricola il richiamo della cucina è determinato da una maggiore attenzione degli italiani alla qualità dell’alimentazione e al suo impatto sulla salute. Lo show cooking casalingo per gli amici, secondo Coldiretti, si afferma come appuntamento dei fine settimana e dei momenti di festa. I piatti più gettonati sono, tra i primi, la pasta a base di pesce (39%), quella al forno (18%) o a base di carne (17%); tra i secondi il pesce (48%) e poi la carne (43%). Infine, tra i dolci il re indiscusso é il tiramisù. Per gli acquisti il 95% degli italiani sottolinea l’importanza della loro provenienza - osserva l’organizzazione agricola -. Tre intervistati su quattro sono disposti a pagare in media l’11,5% in più per garantirsi un prodotto italiano al 100%. Una tendenza che spinge il boom degli acquisti diretti dagli agricoltori e la frequentazione di corsi di cucina presso gli agriturismi. «C'é una richiesta sempre maggiore da parte dei nostri clienti di imparare a conoscere le materie prime e riscoprire i piatti della tradizione - osserva Diego Scaramuzza, presidente di Terranostra, associazione agrituristica di Coldiretti -. Chi soggiorna negli agriturismi può avere inoltre l’opportunità di andare a raccogliersi da solo il prodotto che poi metterà in pentola ed è una doppia soddisfazione. Devo dire che sono sempre più gli uomini iscritti ai nostri corsi di cucina e sono anche i più attenti, perché non è scontato per loro essere ai fornelli come lo è per le donne». La rivoluzione in cucina - conclude Coldiretti - è in atto grazie anche ad internet. Nel 2016 solo in 790mila hanno comperato prodotti alimentari sul web ma il 73% degli italiani ritiene che nel 2017 l’acquisto alimentare online potrebbe far concorrenza ai negozi premium e il 23% pensa che la spesa alimentare quotidiana sarà una delle sue attività online più frequenti nei prossimi 2-3 anni.