LONDRA. Ha deciso di cambiare Paese Gianna Nannini, e di crescere la sua bambina a Londra. Una decisione nata dal fatto di voler tenere lontana la piccola Penelope dai "preconcetti" che ci sono in Italia.
La cantante voleva che "a sua figlia fossero garantiti quei diritti che a lei sono stati negati", così come lei stessa fa sapere.
Ai tempi della sua gravidanza, in Italia non si parlava ancora approfonditamente di temi come unioni civili, o stepchild adoption. Da qui, la scelta di volare in Inghilterra. Al Corriere della Sera, la cantante ha spiegato:
"Londra è tutto il mondo, tutti i colori diversi che stanno assieme, ma gli inglesi sono sempre stati brexit. Ho scelto di vivere qui - dice la Nannini - perché così mia figlia Penelope cresca senza preconcetti".
Un modo insomma per dare alla bambina "garanzie e rispetto".
"Allora da noi non c’erano nemmeno le unioni civili, figuriamoci la stepchild adoption".
Alla cantante, l'Italia manca: "Mi manca la mia terra. Mi manca il mio vino. Tornerò prima o poi per vivere questo lato legato alla natura".
Ai tempi della gravidanza, la Nannini fu ampiamente criticata, non tanto per aver affrontato la maternità da single, ma per aver deciso di mettere al mondo un figlio dopo i 50 anni.
Era il 2010 quando annuncia al pubblico di aspettare un bambino, all'età di 56 anni.
In un'intervista al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, la cantante aveva così replicato alle critiche:
"All'improvviso tutti si sono dimenticati della libertà e del diritto che ha ciascuno di noi di fare quello che vuole, quando e con chi vuole".
Penelope è nata il 26 novembre del 2010 appunto presso la clinica la Madonnina di Milano.
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