ROMA. Interrogativi, nuovi amori, incertezze, ritorni, partenze e nuovi ingressi che cambieranno il corso degli eventi, e tanta musica a fare da sfondo, con delle guest star nella parte di se stessi: le vite dei quattro fratelli Ferraro e della loro variegata famiglia continuano a intrecciarsi nella seconda stagione della serie 'Tutto può succedere', prodotta da Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini e Marco Chimenz per Cattleya, in onda su Rai1 dal 20 aprile in prima serate, ogni giovedì per 13 episodi. I personaggi saranno chiamati ad affrontare sfide importanti sul fronte degli affetti, mentre le certezze delle loro vite saranno messe in discussione da un vortice di accadimenti che sconvolgerà tutti gli equilibri. Per il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta, è un «dramedy puro sulle fragilità della famiglia italiana, che fa dell’alto standard qualitativo la sua forza». La serie italiana, ispirata alle vicende della famiglia Braverman della serie Nbc Parenthood, con la regia di Lucio Pellegrini e Alessandro Angelini, vede un maxi cast, dai genitori e nonni Licia Maglietta e Giorgio Colangeli, ai 4 fratelli Maya Sansa, Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi, Ana Caterina Morariu (nella fiction ha un marito 'casalingò, Fabio Ghidoni). E ancora tra i giovani una solare Matilda de Angelis (figlia di Maya Sansa come Tobia de Angelis, suo fratello anche nella vita, ndr), Benedetta Porcaroli (Federica, figlia di Sermmonti e Camilla Filippi) e tra le new entry Alessandro Roja. E alla vigilia della messa in onda è arrivata anche la notizia della messa in produzione di un capitolo successivo: «La terza stagione è già in scrittura» ha aggiunto la Andreatta. «Rai Fiction e Cattleya - aggiunge Andreatta - utilizzano il meglio della qualità cinematografica con attori che raramente fanno tv, insieme ad equipe di scrittori e registi capaci di fare di una lunga serie un film». La musica è anch’essa una protagonista della storia. Nelle puntate anche perfomance live di Stag, Titti Smeriglio, Thony, Motta e Calcutta. Il repertorio, anch’esso ricchissimo, spazierà dai Tiromancino a Franco Battiato, da Vinicio Capossela a The Frames e molti altri ancora. E infine le amatissime sigle: "Tutto può succedere», di Paolo Buonvino e Giuliano Sangiorgi, brano interpretato dai Negramaro, e «Pinzipo», in chiusura di puntata, di Raphael Gualazzi. Samuele Bersani è guest star nella parte di se stesso: quando Ambra (Matilda de Angelis) conosce Giovanni (Daniele Mariani), un fonico intraprendente, che - dopo averla sentita cantare - decide di presentarla a Bersani. Da segnalare che de Angelis (Ambra) ha iniziato la sua carriera artistica giovanissima, suonando la chitarra prima di fare un provino per il film con Stefano Accorsi 'Veloce come il Vento', immediatamente dopo è arrivata la prima stagione di Tutto può succedere: «Avevo una band - spiega a margine della conferenza - e presto uscirà un mio disco, la musica non toglie spazio al cinema e alla tv, possono convivere». Quindi aggiunge: "Nella seconda stagione Ambra capisce che non è più una bambina, diventa un’adulta cinica che tende all’autodistruzione. Il suo rapporto con la musica si evolve, pur passando da un momento di rifiuto totale». Dice Maya Sansa: «Sara è, come Carlo (Tiberi), la pecora nera della famiglia. Nella prima stagione è tornata a vivere coi genitori insieme ai suoi due figli. Ora la vedremo, incerta, aprire di nuovo la porta al suo ex marito, illudersi che ci possa essere una seconda possibilità». Per il direttore di Rai1 Andrea Fabiano «questa è una delle stagioni migliori per la fiction Rai per ascolti, varietà e ricchezza di storie diverse che hanno impreziosito il palinsesto. Chi non può trovare in questa storia qualcosa della propria vita? Ed è una caratteristica di Rai1: unire pezzi di paese». Pietro Sermonti tra i fratelli è Alessandro, il più pacato e regolare, ma nasconde le sue fragilità: «E' il classico buon padre di famiglia - racconta -, è una pecora bianca terribilmente affidabile, innamorato di sua moglie da vent'anni in modo quasi goffo ma umano. Ne conosco di persone che controllano molto l’esistenza, ma poi quando li tocchi in determinati punti deragliano, crollano e diventano umani».