Mercoledì 18 Dicembre 2024

Omaggio a Prince, l'ex moglie lo racconta in un libro

NEW YORK. Undici anni di vita con Prince in un libro. A poco meno di un anno dall’anniversario dalla morte dell’artista morto per un overdose di farmaci oppiacei il 21 aprile 2016, l’ex moglie Mayte Garcia rivela dettagli intimi del loro matrimonio nel libro 'The Most Beautiful: My Life with Prince' (La più bella, la mia vita con Prince, ndr). Il titolo prende ispirazione da uno dei successi di Prince del 1994 'The most beautiful girl in the world’. Garcia, 43 anni, aveva solo 16 anni quando Prince la notò in un video mentre ballava la danza del ventre che la madre fece intrufolare ad un suo concerto. La star non rimase indifferente e la invitò sul palco. Tra i due esisteva una differenza di età di 15 anni ma nonostante ciò nacque prima un’amicizia, poi una collaborazione di lavoro fino a diventare amore quando lei aveva 19 anni. I due si sposarono quando lei aveva 22 anni e due mesi dopo rimase incinta. La gioia per la nascita del piccolo, chiamato Amiir, (Prince in arabo) fu subito offuscata perchè il bambino morì solo sei giorni dopo a causa di una rara malformazione genetica. Fu proprio la morte del figlio, secondo quanto racconta Garcia, a causare la fine del matrimonio nel 2000 dopo quattro anni. Garcia ebbe anche un aborto tre mesi dopo essere rimasta incinta del secondo figlio. «Ho iniziato a scrivere questo libro anni fa - ha spiegato - volevo ricordare solo la mia infanzia. Ma soprattutto dopo il mio matrimonio con Prince le persone continuavano a dirmi di scrivere un libro perchè ho avuto una vita folle». La donna ha voluto anche sottolineare che non si tratta di un libro che parla male della sua relazione o del suo passato, piuttosto di un atto d’amore. «Quando è morto - continua - ho sentito la necessità di farlo perchè so che molte persone verranno fuori con libri e storie, ma niente come la mia». Nel libro si legge che Prince non si riprese mai dalla morte del figlio e all’inizio reagì con rabbia. Ad un certo punto il genio di Minneapolis chiese ad un suo assistente di bruciare tutto nella casa che ricordasse il bambino o Garcia. Tra le fiamme finirono anche le ceneri di Amiir. La donna fu sotto shock quando apprese la notizia. Garcia infine scrive anche che Prince ad un certo punto scrisse un testamento. Fu lei stessa a richiederlo dopo la nascita del bambino. «Ma non so se esiste ancora - dice - può anche darsi che abbia ordinato di distruggerlo».

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