Lunedì 23 Dicembre 2024

Italiani, amanti della tradizione: per il 54% il pranzo della domenica si fa in famiglia

ROMA. E’ il pranzo della domenica il momento di convivialità per eccellenza per il 54% degli italiani, che si confermano amanti della tradizione e abili ai fornelli. Possiedono, infatti, meno della metà degli utensili ma più costosi rispetto ad olandesi belgi e tedeschi che si fanno aiutare dalle più svariate diavolerie. E’ quanto emerge da un sondaggio internazionale condotto da Deliveroo (il servizio di food delivery a domicilio con il meglio della ristorazione cittadina) in 12 Paesi (Italia, Regno Unito, Irlanda, Belgio, Olanda, Francia, Spagna Germania, Australia, Hong Kong, Singapore ed Emirati Arabi) per indagare i momenti nei quali il cibo è protagonista e sul rapporto che le persone hanno con la propria cucina. In Italia il pranzo domenicale in famiglia supera il brunch con gli amici (53%), che è invece la scelta più gettonata a livello globale con mediamente il 78% delle preferenze. A seguire, le uscite per appuntamenti galanti (46%), i matrimoni (38%) e le serate passate in casa di fronte alla tv o a un film (29%). Situazione diversa per i francesi, per i quali il cibo è pratica principalmente finalizzata al dating e ai nuovi incontri (57%), mentre per gli spagnoli è sinonimo di convivialità per lo più la sera in relax davanti alla tv o a un film (63%) Quanto al rapporto con la propria cucina, per gli italiani gli utensili devono essere pochi ma buoni. In media, secondo il sondaggio, ne possiedono 17 e li utilizzano almeno una volta a settimana; tra quelli lasciati più nel dimenticatoio ci sono il tostapane, gli imbuti e la macchina per i popcorn. Preferiscono cucinare durante i giorni feriali (78%) e il momento ideale per prepararsi un pasto cucinato, per 1 su 3, è la cena del lunedì sera. Gli olandesi al contrario, sono quelli che possiedono più utensili, in media 38 a cucina, seguiti da belgi e tedeschi con 37. Quanto, infine, al valore degli attrezzi per cucinare, in Italia si spende di più: se nel mondo quasi la metà (43%) quantifica in 500 euro il valore medio complessivo della propria strumentazione da cucina, in Italia sale a 583 euro.

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