PALERMO. Aggressioni ravvicinate, tentativi di stupro e scippi. Le statistiche che ogni anno vengono realizzate in occasione delle celebrazioni per la Festa della donna parlano chiaro. Sono sempre di più le donne vittime di violenza, sia dentro che fuori dalle pareti domestiche. Parlarne aiuta le vittime a sentirsi meno sole e a denunciare, ma da qualche tempo a correre in difesa delle donne c'è anche un altro strumento: il “Krav Maga” e, più in generale, le tecniche di autodifesa femminile. Una disciplina che negli ultimi anni ha ricevuto una partecipazione sempre più attiva e numerosa da parte del “gentil sesso”.
Nato in Israele come sistema di combattimento militare, oggi il Krav Maga si è evoluto diventando un allenamento di autodifesa che insegna a difendersi da ogni tipo di aggressione, comprese quelle a mano armata. E' alla portata di tutti ed è anche un ottimo alleato della forma fisica, in quanto permette di sviluppare tutti i gruppi muscolari, dando loro forza e tonicità. Una migliore gestione dello stress e dell'autocontrollo, un aumento della propria autostima e l'acquisizione di tecniche di difesa sono i suoi principali obiettivi.
Il fenomeno è diventato protagonista anche in Sicilia. Negli ultimi anni nell'Isola si è registrato un forte aumento di iscrizioni da parte del pubblico femminile a corsi e programmi in cui vengono messe a punto e insegnate le migliori tecniche che aiutano in maniera specifica le donne. A confermare il trend sono i dati raccolti da Mauro Labita, referente regionale dell'“International Krav Maga Istitute” (IKMI), direttore tecnico e presidente dell'associazione sportiva “Fight & Fitness Academy” di Altavilla Milicia. Ed è proprio l'Ikmi, attraverso le sue campagne di sensibilizzazione, a dare grande impulso a questo tema. Ogni anno l'associazione organizza in giro per l'Italia stage gratuiti di Krav Maga rivolti alle donne.
Quest'anno in Sicilia sono tre gli appuntamenti previsti. Uno si è tenuto lo scorso 8 marzo a Marsala, mentre altri due sono in programma a Petralia Soprana (oggi) e a Siracusa sabato 18 marzo. Nel corso dei seminari, a cura del maestro Labita, istruttore di III livello, si parlerà delle varie forme di violenza, riflettendo su tutte quelle occasioni che possono generare pericolo e mettendo in pratica le principali tecniche con le partecipanti.
Il “successo riscosso nell'ultimo biennio da queste campagne – spiega Labita - ha suscitato un notevole interesse nelle donne portando a una grande partecipazione. Rispetto a due anni fa, quando i partecipanti erano solo uomini, oggi le classi sono costituite per il 50 per cento da donne e, in alcuni casi, raggiungono anche il 75-80 per cento”. E ad iscriversi sono donne di ogni età. “Dalle studentesse universitarie alle donne quarantenni che, purtroppo, hanno già subìto una aggressione”.
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