Giovedì 19 Dicembre 2024

Strage di coralli alle Maldive, tutta colpa del maxi sbiancamento

ROMA. L'aumento della temperatura della superficie dell'oceano causato dall'intenso El Nino del 2016 ha causato una vera e propria strage di coralli alle Maldive per effetto del maxi fenomeno di sbiancamento che si è verificato. Evento che come ulteriore conseguenza ha anche «bloccato» la crescita dei coralli. Lo afferma uno studio dell'Università di Exeter, pubblicato su Scientific Reports. I ricercatori Chris Perry e Kyle Morgan hanno studiato l'impatto dell'ultimo El Nino sulle barriere coralline delle Maldive meridionali e hanno scoperto che l'evento climatico non solo ha prodotto un forte sbiancamento (che si verifica quando i coralli espellono la loro alga simbiotica, che dà loro colore), ma ha anche portato ad un'ampia moria di coralli. «L'aspetto più allarmante» che è stato osservato, spiegano gli scienziati, è che l'elevata mortalità dei coralli ha provocato anche un rapido e ampio declino nei tassi di crescita dei «reef». Le barriere coralline si formano per l'accumulo di scheletri di coralli (fatti di carbonato di calcio) nel corso di secoli e millenni. Fondamentale per queste strutture complesse è il cosiddetto «budget di carbonato»: l'equilibrio tra la velocità con cui il carbonato viene prodotto dai coralli e quella con cui viene eliminato, ad esempio per erosione. Tra El Nino, sbiancamento e morte dei coralli, per i ricercatori britannici il budget di carbonato dei reef delle Maldive si è ridotto del 157%: la loro struttura viene erosa a una velocità maggiore di quella con cui cresce.

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