PALERMO. La nuova tendenza per il 2017 si chiama Afro chic e stravolge i classici canoni dell’arredamento. Se negli ultimi periodi hanno avuto successo le linee minimal o shabby chic, il nuovo anno appena arrivato sarà carico di novità e di arredi stravaganti per portare in casa un soffio di caldo vento africano.
Uno stile che sembra perfetto per i viaggiatori moderni che amano inserire all’interno delle mura domestiche complementi d’arredo acquistati durante le trasferte all’estero, ma con una rivisitazione chic e contemporanea che va oltre il tradizionale arredo etnico.
«Lontano da quei canoni estetici opulenti dello stile etnico, tribale o animalier in voga qualche decennio fa, il nuovo trend legato alle culture di paesi lontani si è ripulito ed è diventato più sofisticato – commenta l’architetto Anna Franceschi -. L'afro chic, che dalle passerelle è entrato nell'interior design, vede arredi, complementi e oggetti decorativi dalle forme, colori e materiali chiaramente esotici, ma riproposti in chiave moderna ed elegante. Diciamo che nel passato si utilizzava per strafare, il trend odierno è invece un sussurro fascinoso che ci parla di terre preziose».
Gli accessori si trasformano in veri pezzi d’arredo dal gusto glamour ed eccentrico, le stampe sono zebrate ed animalier, le teste africane, le maschere, le statue ma anche le ciotole colorano la casa con eleganza affermandosi accanto all’arredo moderno, creando un mix di tradizione tribale e stile occidentale che capovolge i classici canoni dell’arredo a cui si è abituati.
Sono anche i materiali opposti a fondersi nel nuovo stile Afro chic unendo passato e presente, e ne sono esempio le teste africane in terracotta che vengono decorate con piccole perle in vetro colorato, che si adattano in maniera perfetta a tutti gli ambienti già arredati, i lampadari in tessuto intrecciato, tipici delle terre africane, ma anche i tappeti animalier realizzati con tessuti nuovi e ultraleggeri.
Tante le aziende che hanno già presentato le loro collezioni che si rifanno al trend come le lampade Velum di Fendi casa, disegnate da Marco Costanzi, che si ispirano alle maschere tribali africane e sono completate da elementi chic come la pelliccia o il bronzo, o lo specchio che ha la cornice in bamboo realizzata in foglia d’oro disegnata da Adrienne Beer per Studio Dimore Collection, o ancora la poltrona di Maison du Monde che si ispira allo stile coloniale con la seduta in pelle e la struttura metallica.
«Integrare dei pezzi afro chic in un ambiente che ha già una sua connotazione è possibile mantenendo saldo il concetto che deve essere solo “un alito di vento d'Africa” – continua -. Ma in realtà l'afro chic si basa proprio su questo concetto del voler entrare in punta di piedi e non eccedere. Certo è che mal si inserirà in un indoor già sovraccarico, o meglio, non riuscirà a comunicare quella classe e quell'atmosfera sahariana in chiave cosmopolita che contraddistingue questo stile. I pezzi afro chic si inseriranno invece bene in ambienti minimal, a cui possono regalare quel tocco di personalità che spesso manca negli ambienti troppo asettici».
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