Sabato 23 Novembre 2024

La felicità? Si chiama Hygge: come vivere bene secondo il metodo danese

Fonte Ansa

ROMA. La felicità? Viene dal nord, si chiama Hygge e si traduce... il metodo danese per vivere in gioia. È infatti proprio dalla Danimarca che sta spopolando in tutta Europa, e ora anche in Italia, il nuovo metodo di approccio alla vita, fatto di piccole cose e condivisione, che è alla base del filosofia quotidiana del Regno di Margherita II. E se è vero che da oltre 40 anni la Danimarca, nonostante le temperature e i lunghi inverni bui, è in cima alla classifica Onu dei paesi più felici al mondo, beh, allora probabilmente c'è da fidarsi. I primi a interessarsi sono stati gli Inglesi, ma pian piano, forse complice una certa malinconia da crisi economica e sociale, la curiosità verso l'Hygge ha contagiato anche i paesi tradizionalmente più «solari» del Mediterraneo. Ecco allora che uno dopo l'altro in libreria stanno arrivando «Il metodo danese per vivere felici» di Meria Tourell Soderberg (ed. Newton Compton), «Hygge. Il metodo danese dei piaceri quotidiani» di Louisa Thomsen Brits (ed. Sperling e Kupfer), «The Little Book of Hygge» di Meik Wiking (previsto per Mondadori), «Il metodo danese per crescere bambini felici ed essere genitori sereni» (ed. Newton Compton). E per chi legge anche in inglese, ci sono anche le varianti «How to Hygge: The Secrets of Nordic Living» di Signe Johansen, «Hygge: A Celebration of Simple Pleasures. Living the Danish Way» di Charlotte Abrahams o il culinario «Scandinavian Comfort Food: Embracing the Art of Hygge» di Trine Hahnemann. Ma cos'è l'Hygge, da pronunciare 'hiughe'? Chiunque sia stato in un caffè o a casa di amici a Copenaghen ne ha sicuramente avuto un assaggio. La parola in sè nasce intorno alla fine del 18esimo secolo, deriva dal germanico «hyggja» (più o meno, «sentirsi soddisfatti»), ma non ha una vera traduzione in italiano. «L'Hygge - spiega l'attrice Meria Tourell Soderberg nel suo manuale - è l'attitudine a trovare la felicità nelle piccole cose di ogni giorno». Si potrebbe descrivere come «intimità, calore, accoglienza. È creare un ambiente che faccia sentire i familiari a proprio agio e li predisponga a momenti di serenità». Insomma, un vero Hygge-mood, una sorta di gioiosa atmosfera natalizia da applicare a qualsiasi cosa, luogo e stagione, che nulla ha a che vedere con condizioni economiche o sociali (come dimostra anche uno studio del 2009 di Robert Biswas-Diener) e così radicato nella vivere danese che il Ministero della cultura sta valutando i criteri per candidarlo a Patrimonio Immateriale Unesco, mentre alcune università del Regno Unito e Stati Uniti iniziano a offrire corsi specializzati. Ma «l'Hygge è per tutti, nella sua essenza non è prerogativa esclusiva della Danimarca», conforta la Soderberg. Soprattutto per tutti coloro che assorbiti da impegni e lavoro finiscono per dimenticare di concedersi tempo per «vivere». «È in questi momenti che diventa cruciale avere l'hygge: passare del tempo 'hyggelig' in famiglia e con gli amici, e momenti hyggelig con se stessi in una casa hyggelig». Ma l'Hygge ha molte forme e appare diverso a seconda della persona con cui ne se ne parla. Si può praticare in casa, all'aperto o in luoghi pubblici. È piuttosto, «qualcosa a cui tendere. Una specie di bussola che ci guida verso piccoli momenti che il denaro non può comprare, per scoprire la magia nell'ordinario». Detto questo, però, quali sono i punti da cui partire per ricreare l'Hygge anche nella nostra vita? Ogni manuale propone consigli e ricette, ma ecco 6 passi comuni da cui cominciare. - Abbassate le luci. Letteralmente, per rendere l'atmosfera più intima e accogliente, magari accedendo qualche candela profumata. Ma anche metaforicamente: nell'Hygge non servono riflettori, ma solo lasciarsi andare ed essere se stessi - Confort. Iniziate a essere buoni anche verso di voi e concedetevi la felicità delle piccole cose: un pezzo di cioccolato, la serie tv preferita, un libro o un disco che vi piace, il calore di un abbraccio - Condividere, momenti, chiacchiere, ricordi, una tazza di tè. Con gli amici, con la famiglia e anche con i bambini: fatevi aiutare nei piccoli compiti di casa, sorridendo e rendendoli autonomi - La casa. È il centro della nostra vita, il luogo dove spogliarsi di fatiche e preoccupazioni e ricaricarsi di gioia e relax. Fate in modo che sia accogliente in ogni stanza, sin dall'ingresso. Aiutano, qualche pianta in bagno, colori caldi e sereni nelle stanze, foto di momenti felici. Create anche piccoli angoli solo per rilassarvi e fare due chiacchiere - Il cibo: dalla Danimarca all'Italia, la tavola è sempre un buon momento di aggregazione e condivisione. Ma anche la scelta di ciò che si mangia è importante. Un ciambellone o un dolcetto danese, ottimo in queste giornate fredde, da dividere con le mani, avvicina subito agli altri - Gratitudine per le piccole cose e armonia. Perchè l'Hygge si compia, siate qui, ora, adesso. Dimenticate telefono e social in borsa, non parlate di politica, non drammatizzate. Prendetevi una pausa e guardatevi intorno: questo posto e queste persone sono la vostra pace e sicurezza.

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