
ROMA. Sono 258 le piantine di Posidonia oceanica trapiantale alle isole Egadi, in località Calamoni sull'isola di Favignana. Obiettivo: riparare i danni alla prateria sottomarina dovuti agli ancoraggi delle barche da diporto.
Concepito ed effettuato in collaborazione con l'Area Marina Isole Egadi, che ha messo a disposizione uomini e mezzi a supporto delle attività, il reimpianto delle 'cicatrici' sul substrato privato dalla pianta è avvenuto utilizzando una nuova tecnica messa a punto presso l'Istituto per l'Ambiente Marino e Costiero (IAMC) del CNR di Castellammare del Golfo.
Ad aprile i ricercatori avevano raccolto dei frutti spiaggiati nelle vicinanze dell'arcipelago delle Egadi estraendo i semi che sono stati poi postia germogliare in acquari dedicati. Dopo circa otto mesi i germogli, divenuti piantine, sono stati trasferiti in mare nelle acque di Favignana, in un'area individuata dai biologi dell'Area marina protetta.
"L'area marina protetta - ha dichiarato Giuseppe Pagoto, Sindaco del Comune di Favignana e Presidente dell'Area Marina Protetta - si conferma un laboratorio naturale di inestimabile valore, prescelto da numerosi Enti di ricerca, dove poter effettuare sperimentazioni nel campo dell'ecologia marina e della gestione eco-sostenibile della fascia costiera".
Sebbene si tratti di un impianto sperimentale, i risultati della sperimentazione e della tecnica messa a punto, se positivi, potranno contribuire ad aprire una nuova frontiera nel recupero di porzioni di prateria danneggiate da impatto meccanico.
2 Commenti
Zoom
30/11/2016 14:59
Ecco, perche'non si comincia ad evitare l'impatto meccanico. Visto che,i suddetti fondali dovrebber o essere protetti?
Bertoldo
01/12/2016 09:11
Bene. In questo modo potranno realizzarsi le opere portuali là dove servono.