ROMA. L'ascesa irresistibile di smartphone e tablet, ormai scelta privilegiata da molti quando si tratta di accedere a Internet, ha segnato un altro momento storico. Secondo i dati della compagnia StatCounter nello scorso mese di ottobre il traffico generato dai dispositivi portatili ha superato quello dei 'classici' computer, un sorpasso avvenuto in tempi brevissimi visto che nel 2010 l'utilizzo della rete da 'mobile' era appena al 10%. A guidare l'ascesa del web da dispositivi mobili - ora al 51,3% contro il 48,7% del traffico da computer - sono stati secondo StatCounter i mercati emergenti a partire dall'India, dove il 75% dell'accesso avviene attraverso dispositivi mobili. Il dato, spiega la società, è stato ottenuto analizzando oltre 15 miliardi di pagine visitate ogni mese in oltre 2,5 milioni di siti web. «Questi dati dovrebbero essere una sveglia soprattutto per le piccole aziende e i professionisti, affinchè i loro siti siano 'mobile friendly' - spiega Aodhan Cullen, Ad di StatCounter -. Molti vecchi siti non lo sono. Chi vuole fare affari con i paesi extra Ue, come ad esempio la Gran Bretagna post Brexit, deve tenerne conto». Anche se il trend va comunque verso un sorpasso, nei mercati tradizionali c'è ancora un dominio delle connessioni da computer. Negli Stati Uniti, il rapporto è 58% a 42%, mentre in Gran Bretagna 55,6% a 44,4%. In Italia il distacco è ancora più stridente, con il 64,3% del traffico generato da desktop contro il 30% da smartphone e il 5,7% da tablet. Il sorpasso nel traffico dati non è una sorpresa se si pensa ad alcuni recenti 'segni premonitori'. Più di un anno fa, nell'aprile del 2015, Google ha rivelato che le ricerche da 'mobile' in dieci paesi, inclusi Stati Uniti e Giappone, avevano superato quelle da dispositivi tradizionali. Nello stesso mese un altro studio di ComScore aveva rilevato che negli Usa il numero degli utenti che sceglieva i soli dispositivi mobili aveva superato per la prima volta quello di chi invece usava soltanto computer e laptop. A fare le spese del progressivo spostamento, come sottolinea anche lo stesso Ceo di StatCounter, potrebbero essere le imprese che non si adeguano, che sono più di quanto si possa pensare. Secondo dati del sito Techcrunch nel 2015, infatti, delle prime 100 aziende della classifica di Fortune ben due terzi non erano attrezzate per essere 'mobile friendly'.