PALERMO. La Sicilia si conferma essere la patria dei rapaci. Non soltanto l'aquila di Bonelli, ma anche il «leggendario» avvoltoio Capovaccaio. Il Neophron percnopterus o, più comunemente, Capovaccaio, nidifica solo in Sicilia. Raggiunge la regione durante la primavera e viene anche chiamato «Pasqualino» perché arriva intorno a Pasqua. Vive nell'asse sicano, si nutre di carogne e predilige un ambiente roccioso per nidificare. L'avvoltoio presenta un piumaggio bianco con delle striature nere e un becco aguzzo giallo acceso. La sua altezza può raggiungere sino ai 70 centimetri e il peso si aggira intorno ai 2 chili. L'apertura alare, invece, è di 165 centimetri. Le principali minacce per l’avvoltoio sono la modificazione dell'habitat, il bracconaggio, l’urbanizzazione, l’inquinamento e la diminuzione delle risorse alimentari. In Egitto veniva considerato un uccello sacro e veniva chiamato «L’avvoltoio degli egizi». Sull’Isola è presente anche l’avvoltoio Grifone, che è il più grande uccello d’Europa, con un'apertura alare di circa 3 metri, e si nutre di organismi morti.