ROMA. Milioni di tonnellate di plastica ogni anno si riversano nell'oceano, provenienti dai fiumi e dalle coste, dalle navi e dalle piattaforme. Scienziati di tutto il mondo hanno studiato il fenomeno e sono giunti ad allarmanti conclusioni. Lo racconta 'Plastica, il vero mostro del mare', in onda domani alle 21 su Rai Scuola per il ciclo Memex Doc.
La plastica contiene, infatti, degli ormoni sintetici che vengono rilasciati quando questa si rompe. Una volta nel mare, le tossine si accumulano nella plastica con una densità milioni di volte superiore al normale. I pesci e gli uccelli marini ingeriscono dunque queste micro particelle e la conseguenza è che alla fine la plastica finisce nei nostri corpi. Ma c'è una cosa che è ancora più pericolosa: la plastica non è biodegradabile.
Al contrario, tutta questa plastica finisce in giganteschi accumuli di spazzatura che prendono il nome di vortici. Alcuni di questi vortici hanno una superficie pari a quella del Portogallo e della Spagna insieme. Molte questioni rimangono ancora in sospeso.
Gli scienziati hanno notato che la quantità di plastica presente nei vortici è la stessa negli ultimi 20 anni, anche se milioni di tonnellate non rientrano in questo conteggio. Dove è andata a finire la plastica? Oggi siamo sulla strada giusta per risolvere un mistero che potrebbe svelare uno dei più grandi disastri ecologici dei nostri tempi.
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