MILANO. Il Sole sta cominciando a 'sbadigliare': impigrito per la sua attività ai minimi negli ultimi giorni, si sta preparando a 'sbuffare' un forte getto di vento solare da un'enorme 'bocca', un buco della corona solare, più esteso della norma.
Lo sciame di particelle cariche potrà colpire la Terra per almeno tre giorni, generando luminose aurore al Polo Nord visibili anche a latitudini più basse.
Secondo le previsioni del Noaa, l'Agenzia statunitense per l'atmosfera e gli oceani, i fenomeni più intensi si avranno tra oggi e domani, quando ci sarà il 35% di probabilità di avere tempeste geomagnetiche in corrispondenza dei poli terrestri: il vento solare potrà al massimo generare eventi di categoria G2, ovvero luminose aurore sul circolo polare artico.
Il bagliore potrà essere visibile anche dagli stati più a nord degli Usa, come il Minnesota e il Michigan.
Ulteriori aggiornamenti arriveranno nelle prossime ore grazie alla costante osservazione del buco coronale, un vero e proprio squarcio nell'atmosfera del Sole dove il campo magnetico si apre permettendo la fuoriuscita di vento solare.
Questi buchi appaiono sulla superficie della nostra stella in media una o due volte al mese, ma è abbastanza insolito che assumano dimensioni tanto estese come quello attuale. Lo sciame di particelle cariche che potrà uscire da questa 'bocca' sarà piuttosto intenso e potrà colpire la Terra almeno fino a giovedì.
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