ROMA. Il telescopio spaziale Kepler ha confermato la scoperta di 20 nuovi pianeti in orbita intorno a nane rosse, stelle più piccole del Sole ma considerate di gran lunga le più comuni dell'intero universo. I dati dello studio coordinato da Courtney Dressing, dell'Istituto di Tecnologia della California a Pasadena, presentati al Congresso europeo di planetologia che si è svolto a Pasadena sono la prova ulteriore che il numero dei pianeti esistenti, e di conseguenza di quelli abitabili, potrebbe essere altissimo. Nonostante il 'cacciatore" di pianeti Kepler sia stato costruito per cercare pianeti attorno a stelle simili al nostro Sole, negli ultimi anni, complice anche un malfunzionamento che ne ha modificato il funzionamento, il telescopio della Nasa sta individuato molti pianeti anche attorno a stelle "piccole", le cosiddette nane rosse. Queste sono stelle molto comuni «tanto che ce ne sono almeno 250 in un raggio di 30 anni luce da noi», ha spiegato Dressing. Cinque dei nuovi pianeti scoperti, adesso confermati grazie a nuove osservazioni, si trovano in quella che viene definita zona abitabile, ossia sono alla giusta distanza dalla propria stella (ne troppo vicino ne troppo lontano) per avere la possibilità che ci sia acqua allo stato liquido. I nuovi dati dimostrano che il numero di pianeti extra solari potrebbe essere enorme e saranno importanti per sviluppare le future missioni che daranno la caccia a pianeti il più possibile simili al nostro.