ROMA. Colonizzare Marte con 1 milione di persone usando maxi navette per 200 astronauti: è il progetto di Elon Musk, fondatore di SpaceX, che ha svelato la nascita del Sistema di Trasporto Interplanetario (Its). Sarà possibile, secondo i piani di Musk presentati al pubblico del Congresso Astronautico Internazionale in svolgimento in Messico, nei prossimi decenni costruendo il più potente razzo della storia e un costo a passeggero di appena 100mila dollari.
Le parole di Musk hanno acceso entusiasmi ma anche molto scetticismo. «Quello che voglio realmente - ha detto Musk alla platea - è rendere Marte qualcosa di possibile. Qualcosa che sia possibile fare nel corso della nostra vita, un posto dove potrete andare». Il piano del capo dell'azienda californiana, che ha in programma nel 2017 di lanciare i primi astronauti verso la Stazione Spaziale e di inviare su Marte una navetta automatizzata nel 2018, è molto ambizioso e dettagliato ma ancora tutto, o quasi, da sviluppare.
Il progetto Its prevede di progettare un potentissimo razzo spinto da 42 motori Raptor, capaci di portare un carico 2 volte più pesante delle missioni Apollo, e una navetta di 50 metri per ospitare fino a 200 astronauti. Il viaggio per Marte durerebbe appena 80 giorni e, nello scenario più ottimistico, il costo per passeggero potrebbe essere di appena 100mila dollari. L'obiettivo finale sarà quello di rendere l'uomo «una specie multiplanetaria», ha spiegato Musk e aggiunto che per farlo «servirà una forte collaborazione tra pubblico e privato».
«Le parole di Musk sono state accolte con un un tifo da stadio», ha spiegato da Guadalajara Giancarlo Genta, del Politecnico di Torino, ma sul web non mancano le critiche alla realizzabilità del progetto. Come dal Wall Street Journal che sottolinea come SpaceX non abbia ancora lanciato nessun uomo nello spazio, i progetti hanno accumulato ben 6 anni di ritardo e i costi sono saliti di 4 volte, e che l'azienda non sia ancora in grado di spiegare le cause dell'esplosione dell'ultimo Falcon 9.
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