Domenica 24 Novembre 2024

I "fitness tracker" non aiutano a dimagrire: lo dice uno studio

ROMA. La tecnologia assiste chi vuole tenersi in forma con app, smartwatch e braccialetti fitness ma tutto questo monitoraggio potrebbe non aiutare a dimagrire, anzi potrebbe rendere più difficile perdere peso. Lo dice uno studio pubblicato sulla rivista Jama e condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Pittsburgh: hanno messo a dieta per due anni quasi 500 adulti in sovrappeso di età compresa tra i 18 e i 35 anni, osservando che chi usava i cosiddetti 'fitness tracker' perdeva meno chili. Lo studio è stato condotto in questo modo: per sei mesi la terapia di dimagrimento è stata uguale per tutti (dieta ipocalorica, attività fisica e consulenza di gruppo settimanale), poi i partecipanti sono stati divisi in due gruppi. Il primo ha iniziato un auto-monitoraggio del dimagrimento con l'aiuto di un sito web, alle persone del secondo gruppo è stato invece fornito un dispositivo indossabile per monitorare dieta ed esercizio fisico. Quest'ultimo ha perso in media tre chili e mezzo, mentre il gruppo che effettuava in monitoraggio senza l'aiuto di dispositivi ha perso poco meno di sei chili. "Siamo decisamente sorpresi" ha spiegato al New York Times John Jakicic, uno dei ricercatori, aggiungendo che le ragioni per una minor perdita di peso non erano immediatamente chiare. E' possibile, presuppone Jakicic, che delegando il monitoraggio ai 'fitness tracker' ci si senta meno responsabili. Insomma, le persone che usavano i braccialetti fitness "erano più attente alla tecnologia dimenticando di focalizzarsi sui loro comportamenti". "I risultati dello studio ci suggeriscono che abbiamo ancora da imparare", spiega il ricercatore che insieme al suo team pensa di condurre ulteriori approfondimenti sul tema.

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